Il Tg0 di Carlo Amleto debutta a Zelig: “Tanta adrenalina, è stata una scossa”

Il comico e musicista racconta a Tgcom24 com’è nato il surreale format

Carlo Amleto Giammusso ha conquistato il pubblico di Zelig nei panni dell’anchorman del Tg0, che con la parlantina sciolta mette in fila notizie e aggiornamenti, a tempo di musica.

Merito del suo passato da musicista, racconta a Tgcom24 il comico, che gli ha permesso di dare vita a sketch surreali e sarcastici che hanno come “vittima” il linguaggio giornalistico.

“Sono sempre stato affascinato dalla cantilena e da quel modo particolare che hanno i giornalisti nel parlare. Hanno un ritmo marcato e fatto di convenzione, lontano dal linguaggio quotidiano”, ha raccontato Carlo Amleto. “Da musicista ho associato queste note una melodia, un’armonia e sono nati i contenuti di Tg0”.

Nonostante da anni reciti a teatro, con il suo show “Contenuti Zero”, il debutto su un palco importante come quello di “Zelig” è stata un’emozione fortissima per lui.”La prima volta è stata dura: tanta adrenalina ma anche tanta ansia. Ho calcato anche palchi più grandi, ma sempre insieme alla compagnia e ad altri attori. Stare lì da solo è stata una scossa potentissima”, ha ammesso. “Dovevo capire come gestire il palco e tararmi di conseguenza. Dalla seconda volta è andata meglio e ogni volta che ci salgo mi sembra sempre un po’ più piccolo e gestibile”.

Nel passato di Carlo Amleto c’è tanta musica (è un pianista jazz), che però è sempre andata di pari passo con la sua innata vena comica: “Da piccolo ho studiato musica, ma mi divertivo a improvvisare sketch. Mi riprendevo nei panni di un giornalista del telegiornale e ricordo che mia nonna rideva tantissimo. E’ stata lei la prima fan del Tg0”.

Gli anni del liceo sono stati fondamentali per scoprire il suo talento: “Mi sono appassionato al teatro comico e al mondo della commedia, in particolare quella di Massimo Troisi e Gigi Proietti. Il mio liceo aveva un indirizzo dams e questo mi ha aiutato. A fine anno mettevamo in scena uno spettacolo, spesso comico, ed è proprio lì che ho avuto l’opportunità di muovere i miei primi passi come comico parallelamente alla mia formazione da musicista”.

Un connubio, quello tra musica e comicità, particolarmente fortunato per lui: “Mi piace mescolarli insieme, sento di aver trovato la mia dimensione e sono intenzionato a proseguire su questa strada. Anche per il futuro cercherò di portare avanti le due cose insieme”.

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