Problemi a La7 / Cairo: “Se Paragone non è in onda, si deve anche fare qualche domanda”

Urbano Cairo, editore e presidente di La7, non intende ribattere punto su punto alle dichiarazioni di Gianluigi Paragone. Parlando con ItaliaOggi si limita soltanto a osservare: «Capisco che Paragone sia deluso per il fatto di non andare in onda, ci sta. Però, se non è in onda, si deve anche fare qualche domanda.

Con noi ha realizzato 140 puntate della Gabbia. E la media di ascolti delle ultime 20 non è stata soddisfacente. Forse quel tipo di racconto non piaceva più. Per il resto», prosegue Cairo, «non mi sembra elegante sparlare di una rete che ti paga lo stipendio. Come dice qualcuno: non si sputa nel piatto in cui si mangia».

Quanto ai palinsesti di La7, le novità promesse agli investitori pubblicitari devono quasi tutte ancora partire: il prossimo 8 novembre, mercoledì, debutta il programma di Massimo Giletti; il 12 novembre, domenica, sarà il momento di Andrea Purgatori e Atlantide; il direttore di La7, Andrea Salerno, e lo stesso Purgatori, inoltre, stanno lavorando per convincere Corrado Guzzanti a buttarsi nella pillola quotidiana di cinque minuti, che tuttavia potrebbe iniziare verso la fine dell’anno. E pure Myrta Merlino dovrebbe avere il suo programma di prime time, di cui si parla da tempo. I confronti con gli ascolti del settembre e dell’ottobre 2016 sono naturalmente impietosi. Ma, a parte il fatto che il palinsesto di La7, quest’anno, non è a regime (per esempio non ha ancora preso il via il programma di Giovanni Minoli, che parte il 29 ottobre), va sottolineato che nell’autunno 2016, oltre a Crozza ancora su La7, c’era il tema del referendum di riforma della Costituzione che, da solo, ha portato mezzo punto medio di share alla rete.

Claudio Plazzotta, Italia Oggi

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