Lockdown all’italiana, critiche alla commedia di Enrico Vanzina che scherza sulla quarantena

Uscirà al cinema il 15 ottobre il nuovo film di Enrico Vanzina dedicato al periodo drammatico vissuto dall’Italia nei primi mesi del 2020 per la pandemia da coronavirus. Un tema, quello della quarantena, sul quale in pochi si erano spinti ad ironizzare, per evidenti motivi. Vanzina rompe di certo un tabù e la prima reazione è di puro smarrimento, nel rischio di ritrovarsi davanti un’operazione di cattivo gusto e irrispettosa per le vittime della Covid-19.

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I mesi del lockdown resteranno un ricordo indelebile per chiunque li abbia vissuti, non solo per l’esperienza personale della reclusione “forzata”, ma anche per il dramma di aver assistito quotidianamente ai drammatici bollettini che riportavano il numero dei decessi e delle terapie intensive.

Per questo, e anche perché si tratta di fatti molto recenti, c’è stata la difficoltà della rappresentazione di questi eventi al di fuori di una cornice di cronaca e il mondo dello spettacolo è stato molto reticente a raccontare il lockdown.

Per questa ragione non poteva che fare notizia l’uscita del film Lockdown all’italiana, dal 15 ottobre al cinema. Un’operazione nata da un’idea di Enrico Vanzina, regista del film e produttore insieme a Adriano De Micheli, che ricalca lo schema di molte operazioni nate da questa matrice, ovvero la lettura di eventi e fenomeni di massa, che hanno caratterizzato la società italiana, ma in una chiave leggera e comica.

L’operazione Lockdown all’italiana, pare evidente, pur garantendo il totale rispetto del dramma, ambisce a muoversi sul filo della provocazione, consapevole di affrontare un argomento quanto mai attuale e di farlo prima di qualsiasi altro film e in una modalità molto diretta, con un approccio scanzonato che in tanti, proprio a fronte dei molti decessi di quelle settimane, potrebbero ritenere fuori luogo e di cattivo gusto. L’annuncio social di Medusa Film è stato accolto da non pochi commenti negativi e critiche da parte di utenti che hanno attaccato quella che viene definita “una commedia mai così attuale”. L’idea di raccontare in un film comico la grande tragedia dell’emergenza sanitaria che ha provocato quasi un milione di morti a livello mondiale e 35mila in Italia (o meglio, uno dei suoi aspetti quale la quarantena forzata), viene considerato come inopportuno e “di pessimo gusto” se non addirittura “imbarazzante” a fronte dei lutti e dei drammi vissuti negli ultimi mesi. Se la reazione al mero annuncio è stata così pesante, non resta che vedere quali saranno gli incassi, in un momento in cui il cinema vive grosse difficoltà e fatica ad attirare il pubblico in sala.

Cinema.fanpage.it

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