
“Before the End: Searching for Jim Morrison” esplora una delle teorie più controverse
Jim Morrison è davvero morto a Parigi nel 1971 o ha inscenato la sua scomparsa per fuggire dalla celebrità? A riaccendere uno dei misteri più discussi della musica è la docu-serie “Before the End: Searching for Jim Morrison”, disponibile su Apple TV+ e diretta da Jeff Finns.
La serie, articolata in tre episodi, ripercorre la vita del leggendario frontman dei The Doors attraverso le testimonianze di familiari e amici, rivelando dettagli inediti sulla sua personalità lontano dai riflettori. Ma l’elemento più sorprendente della narrazione riguarda l’ipotesi che Morrison sia ancora vivo.
La teoria: Jim Morrison vive a Syracuse sotto il nome di Frank
Secondo la docu-serie, Jim Morrison avrebbe finto la sua morte quel 3 luglio 1971, scegliendo di scomparire per sfuggire alla pressione della fama. Oggi, avrebbe 81 anni e vivrebbe a Syracuse, nello stato di New York, dove avrebbe condotto una vita anonima lavorando come manutentore.
Uno degli indizi che avvalorerebbero questa tesi è una cicatrice nello stesso punto in cui Morrison aveva un neo distintivo. Il documentario sottolinea inoltre quanto l’artista fosse insofferente al mondo della musica e al peso della celebrità, motivo che lo avrebbe spinto a cambiare identità e ritirarsi dalla scena pubblica.
Un mistero che continua ad affascinare
Morrison è ufficialmente deceduto all’età di 27 anni, entrando nel famigerato “Club 27” insieme ad altri artisti scomparsi prematuramente, come Jimi Hendrix, Janis Joplin e Kurt Cobain. La causa ufficiale della sua morte è insufficienza cardiaca, ma il fatto che non sia mai stata eseguita un’autopsia ha alimentato per anni teorie alternative.
“Before the End: Searching for Jim Morrison” offre una nuova prospettiva su questo mito, portando alla luce dettagli inediti e testimonianze sorprendenti. Ma la domanda rimane: Morrison è davvero morto o ha trovato il modo di vivere nell’ombra?