Parolacce vietate agli Eurovision. Maneskin ​costretti a riscrivere “Zitti e Buoni”

Zitti e buoni e lontani da ogni polemica. I Maneskin si adeguano alle regole ferree previste dall’Eurovision Song Contest (al quale parteciperanno in rappresentanza dell’Italia) e modificano il testo del loro brano “Zitti e Buoni”.

Canzone con la quale si sono aggiudicati l’ultimo festival di Sanremo – già disco d’oro a soli dieci giorni dalla pubblicazione – e che in una sola settimana ha avuto oltre 8 milioni di visualizzazioni su Youtube.

La band, questa notte, ha pubblicato sul suo canale Youtube la nuova versione della canzone ridotta a tre minuti (limite massimo imposto dal regolamento dell’Esc) ed epurata di alcune di parolacce che comparivano nel testo. Il regolamento dell’Eurovision Song Contest – in programma il 18, 20 e 22 maggio a Rotterdam con 40 tra cantanti e band in rappresentanza di altrettanti paesi – è infatti rigido sia nei tempi sia nei contenuti.

I brani non devono superare la soglia massima dei 3 minuti di esecuzione e i testi non devono contenere nessuna imprecazione o altro linguaggio inaccettabile, né tanto meno possono essere portati sul palco discorsi o gesti di natura politica, commerciale o offensivi. Insomma l’Eurovision Song Contest tiene lontane le polemiche e mette in riga i partecipanti, Maneskin compresi. E così “Zitti e Buoni” perde pochi secondi rispetto alla versione originale (che dura 3:18) e vede il testo trasformarsi in due passaggi. Via la frase “vi conviene toccarvi i co**ni”, che Damiano canta nella prima parte del brano, sostituita con un più tranquillo “vi conviene non far più errori”. Eliminata anche l’esclamazione finale nell’ultimo ritornello e che recita “la gente non sa di che cao parla”. Al posto del quale è stato riproposto il ritornello iniziale “non sa di che cosa parla”. Il tutto a poco più di due mesi dall’evento che, salvo emergenza sanitaria, dovrebbe tenersi live nei Paesi Bassi dopo l’edizione virtuale dello scorso anno.
La censura dell’Eurovision Song Contest arriva a poche settimane da quella che Instagram ha imposto ai Maneskin in termini di contenuti fotografici. Il popolare social network di immagini, infatti, ha cancellato la foto che la band si era scattata nel camerino durante la finalissima di Sanremo. Uno scatto nel quale il frontman del gruppo, Damiano, si toccava le parti intime in tono provocatorio e che, secondo il regolamento di Instagram, violava le linee guida di Instagram “in materia di nudi e atti sessuali”.

Novella Toloni, ilgiornale.it

Torna in alto