HEATHER PARISI: ‘CHIAMATEMI NONNA-MAMMA E DENUNCIATEMI’

La showgirl si scaglia contro la sentenza della corte d’Appello di Torino che ha confermato la adottabilità della figlia di Gabriella Carsano e Luigi Deambrosis definendola ‘inumana, abominevole, un crimine contro l’umanità’

Heather Parisi è diventata madre dei suoi due gemelli a 50 anni, un traguardo raggiunto anche grazie alla scienza come lei stessa ricordava nella lettera a Domenico Dolce criticando aspramente la posizione dello stilista e la definizione di ‘bambini sintetici’.
Adesso con la sentenza della corte d’Appello di Torino che ha confermato l’adottabilità di una bambina di 7 anni tolta ai genitori (75 anni lui, 63 lei) per una denuncia di abbandono poi rivelatasi infondata, Heather Parisi torna dalle pagine del suo blog sull’argomento per criticare la decisione e la definizione di genitori-nonni data ai due coniugi.
“La sentenza della corte d’Appello di Torino che ha confermato la adottabilità della figlia di Gabriella Carsano e Luigi Deambrosis e che quindi ha negato loro il diritto di crescerla, è INUMANA e ABOMINEVOLE ed è contraria ai più fondamentali diritti umani” esordisce Heather, che dopo aver riassunto il caso si sofferma sull’appellativo di genitori-nonni “I genitori sui giornali italiani sono definiti come “genitori-nonni” a comprova che in Italia un’etichetta non si nega a nessuno. Avete mai letto sugli stessi giornali la medesima definizione per Luciano Pavarotti che è diventato padre a 68 anni? Certo che no”.
E qui parte un elenco di star divenute padri o madri in età avanzata “E Pavarotti è in buona compagnia: Charlie Caplin a 73 anni; Robert De Niro a 68 anni; Pablo Picasso a 68 anni; Clint Eastwood a 66; George Lucas (Star Wars) a 69; Rod Stewart a 66 anni; Donald Trump a 62 anni.”
Poi passa al vero cuore del problema secondo lei “O forse il problema è che la figlia di Gabriella è nata da una fecondazione eterologa e quindi è figlia di un dio minore?” espressione già usata nella lettera a Domenico Dolce per l’appunto.
E conclude “in Italia alla discriminazione legata al sesso, ai gusti sessuali, al colore della pelle, alla religione, da oggi aggiungiamo anche quella legata all’età. E d’ora in avanti, chiamatemi Mamma Nonna e denunciatemi per aver lasciato i miei gemelli incustoditi per 7 minuti. Alzi la mano chi di Voi non l’ha fatto almeno una volta in vita sua! Ma io ho l’aggravante di essere vecchia”.

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