MARTINA STELLA SI RACCONTA: “VENGO DA UNA FAMIGLIA POVERA. MANTENGO IO I MIEI GENITORI”

Martina Stella, in un’intervista esclusiva per Oggi, parla dei problemi economici che hanno reso difficile la sua vita: “Con il film L’ultimo bacio sono riuscita ad aiutare i miei genitori”

Martina_Stella_1“Vengo da una famiglia disastrata dal punto di vista economico, il film ‘L’ultimo bacio‘ mi ha permesso di sostenere i miei genitori e continuo a farlo”.
Martina Stella, in un’intervista esclusiva di Oggi, parla della sua vita privata e delle sue aspettative dal punto di vista lavorativo. L’attrice confessa che i suo genitori si sono separati quando aveva 15 anni, ma questo per lei non è stato il problema maggiore: la condizione economiche, infatti, erano ciò che la preoccupava tremendamente.
“Il film che mi ha resa famosa ha avuto tanto successo, non io: non guadagnavo neanche abbastanza per vivere a Roma. Non sono mai stata quella che tutti vogliono, se non per i calendari: per quelli mi offrirono veramente tanti soldi. I grandi attori possono non fare provini, non io”, ammette Martina Stella con un po’ di amarezza.
Da domani, la bellissima attrice torna su Canale Cinque con la fiction “Amore pensaci tu“. “Sentirsi abbandonata con un figlio è un fallimento difficile da superare per una donna – continua Martina Stella -. So di che si tratta per questo sono riuscita ad interpretare al meglio Elena. Avevo molto materiale emotivo e personale da dare alla fiction. Più vite hai vissuto, più sfumature puoi dare ai tuoi personaggi”.
L’attrice, oltre a recitare in “Amore pensaci tu”, sarà anche nel cast di Ballando con le stelle. Nel corso della lunga intervista a Oggi, poi, l’attrice rivela di non amare i bilanci sulla sua vita e sul suo futuro. “I bilanci mi stanno un po’ sulle palle – conclude Martina Stella -. Vivo il presente, penso ci sarà sempre una seconda possibilità e anche una terza. Nella vita ho realizzato più di quello che speravo, non tutto è andato al meglio, ma anche nei momenti più bui mi sono lasciata attraversare dalla positività”.

Anna Rossi, il Giornale

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