Scarlett Johansson: “Io formata per essere un’attrice bomba sexy”

La diva hollywoodiana ha rivelato di essere stata scritturata all’inizio della carriera sempre per ruoli in cui doveva interpretare l’oggetto del desiderio maschile. L’ha affermato in un’intervista rilasciata durante un episodio del podcast statunitense “Table for Two with Bruce Bozzi”

Scarlett Johansson ha rivelato di essere stata formata per diventare un’attrice bomba sexy, con ruoli di inizio carriera in cui si ritrovava sempre a dover interpretare l’oggetto del desiderio maschile.
Questa rivelazione della diva hollywoodiana arriva in queste ore, in occasione di un’ospitata durante un episodio del podcast statunitense Table for Two with Bruce Bozzi.
La star si riferisce agli esordi della carriera, nei primi anni del Nuovo Millennio, quando interpretò solo ed esclusivamente personaggi altamente desiderabili dall’occhio maschile. Si parla dei ruoli da lei ottenuti in pellicole come La ragazza con l’orecchino di perla (2003), Lost in Translation – L’amore tradotto (2003) e Match Point (2005).
“Quando feci La ragazza con l’orecchino di perla e Lost in Translation avevo 18, 19 anni”, ha spiegato Scarlett Johansson. “Stavo diventando donna e stavo imparando a conoscere la mia identità sessuale e la mia sensualità. In un certo senso sono stata come formata per essere ciò che viene definita un’attrice bomba sexy. Interpretavo l’altra donna e l’oggetto del desiderio e mi sono trovata come messa alle strette in questo posto. Non riuscivo a venirne fuori”, queste le parole dell’attrice.

IL RUOLO DI SEX BOMB POTREBBE INTRALCIARE LA CARRIERA DI UN’ATTRICE

Benché il ruolo di bomba sexy le abbia permesso di farsi strada nel mondo delle celebrità, oggi Johansson ritiene che, non appena quel ruolo sensuale si esaurisce, non ci sono molte altre opportunità di recitazione.
“È facile osservare una carriera simile da lontano e dire: ‘Sta andando alla grande’. Ma quelle fiamme sono veloci e si spengono, e dopo le opportunità svaniscono”, prosegue l’attrice nella sua ospitata a Table for Two with Bruce Bozzi. “È stato un dilemma interessante e bizzarro in cui trovarsi, ma alla fine ci ho lavorato e ho avuto modo di ritagliarmi un posto in altri progetti e a lavorare con grandi cast”.

L’INIZIALE IPER SESSUALIZZAZIONE DELLA SUA VEDOVA NERA

Anche il suo personaggio di Vedova Nera in Iron Man 2 (2010) all’inizio era stato concepito come una figura “sottosviluppata e ultra sessualizzata”, come la stessa Scarlett Johnson aveva già dichiarato tempo fa.

Poi però, lavorando assieme al regista e alla Marvel, l’attrice è riuscita a far rivedere la sua Vedova Nera, rendendola un personaggio molto più complesso, interessante e profondo di come inizialmente avrebbe dovuto apparire.

SCARLETT JOHANSSON: “DIVENTAI OGGETTIFICATA”

Secondo ciò che riporta il magazine statunitense Variety, la costante iper sessualizzazione di Scarlett Johnson messa in atto a tavolino a Hollywood la convinse che quella carriera fosse destinata a finire.


“Diventai oggettificata e classificata in un modo in cui sentii di non ricevere offerte per cose che volevo fare”, ha raccontato Johansson a Variety. “Ricordo di aver pensato, ‘La gente pensa che abbia 40 anni, come se si smettesse di essere desiderabile ed era qualcosa contro cui stavo lottando’. Credo che tutti pensassero che fossi più grande e che recitavo da tanto tempo… Mi sentii come se la mia carriera fosse finita, pensai, ‘questa è la carriera che hai e questi sono i ruoli che hai interpretato, finisce qui?’”

Fortunatamente la sua carriera non è affatto finita lì. Ma, anche se abbiamo usato la parola fortunatamente, in verità non “per fortuna” o “per destino”: Scarlett Johnson si è data da fare per ritagliarsi spazio e per intraprendere una strada in cui l’aspetto non è tutto, anzi. La diva è ora sul set di Project Artemis, il film di Greg Berlanti con Channing Tatum.




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