Retroscena sulla chiusura di House of Cards… leggete

Secondo il sito di informazione “The Blast”, l’attore sarebbe potuto essere allontanato dalla serie tv solo con la fine della stessa

L’annuncio della fine di House of Cards era arrivato a stretto giro rispetto alla diffusione delle accuse di molestie sessuali contro Kevin Spacey, protagonista indiscusso dello show, ma a settimane di distanza viene alla luce un retroscena che potrebbe spiegare come mai Netflix abbia scelto di chiudere la serie tv e non, più semplicemente, di sostituire l’attore con un suo collega: il contratto stipulato tra le due parti non avrebbe lasciato scelta all’azienda di streaming.

Secondo quanto rivelato dal sito di informazione The Blast, che cita una fonte anonima, Netflix e Media Rights Capital sarebbero state costrette ad anticipare la chiusura della serie alla sesta stagione per due motivi: sul contratto di Spacey non compariva alcuna “clausola morale” che consentisse alle società di cacciarlo dopo le rivelazioni di Anthony Rapp; inoltre, sarebbe stato esplicitato in un altro punto che l’attore non avrebbe potuto essere sostituito con nessuno e che quindi il rapporto lavorativo con la piattaforma di streaming avrebbe potuto sciogliersi solo al termine di House of Cards.

The Blast riporta anche un’altra alternativa, impraticabile però: “l’incapacità o impossibilità” di Kevin di continuare a lavorare. L’attore del New Jersey si è sottoposto volontariamente a un trattamento in una clinica dell’Arizona per guarire dalla sua “sessuomania”, ma la breve durata dello stesso non ha consentito alla società di produzione di aggrapparsi a questo appiglio.

Lo show, stando a questa ricostruzione, sarebbe quindi stato sacrificato necessariamente, in quando Netflix non aveva intenzione di portare avanti il rapporto di lavoro con un uomo accusato di aver costretto diversi uomini ad atteggiamenti sessuali espliciti contro la loro volontà. Dello stesso parere è stato Ridley Scott, regista del film in via di realizzazione Tutti i soldi del mondo, che ha deciso di sostituire il premio Oscar con il collega Christopher Plummer.

Per quando riguarda House of Cards, invece, sembra proprio che il “capitano” abbia fatto affondare la nave su cui viaggiava insieme a lui.

Selene Gagliardi, Huffingtonpost.it

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