Duello tv Salvini-Renzi. “Ha trovato un governo sotto un fungo”, dice il leghista. La replica: “Ancora rosichi”

Appena il tempo di sedersi, di ascoltare i convenevoli di Bruno Vespa nel salotto di Porta a Porta e lo scontro fra Matteo Renzi e Matteo Salvini parte a razzo. “Renzi in maniera geniale si è inventato un governo sotto il fungo per evitare queste elezioni. Ma io sono contento di essere qui stasera perché ho un’idea di Italia diversa da quella della sinistra”, attacca il leader della Lega. Pronta la replica di Renzi: “Il colpo di sole da Papeete che ha preso il collega Salvini è evidente. E lo fa rosicare ancora adesso”. L’ex premier  gli ricorda di aver “fatto una cosa che non ha né capo né coda”. Non inquadrato, Salvini sospira. E replica: “Renzi crea partiti, mette lì un ministro e si inventa un partito, non è un rottamatore per caso”.

L’ex ministro dell’Interno la butta sull’ironia: – “Io e Renzi siamo diversi. Non mi Interessa litigare con lui. Lui si inventa un governo dalla sera alla mattina. Dice ‘Bruno stai sereno’. E poi traaac. Fa un governo. Con me, invece, Bruno può star sereno”, scherza. Tutto è buono per punzecchiarsi. Anche un bicchiere d’acqua: “Ma c’è acqua o altro là dentro?”, dice il leader leghista. “Parli di alcol a me?”, ribatte Renzi che poi sibila “mojito”. Salvini ancora: “Lo vedo nervosetto…”.

Hanno da disputare anche sulle parole di Vespa che gli ricorda che si erano già incrociati al gioco tv di Mike Bongiorno. “Io su quel premio in tv pagai le tasse – Lei non so: magari Berlusconi le riservò un trattamento di favore”. replica Renzi alle preoccupazioni di Salvini sulla volontà del governo di volere tassare anche i premi di chi vince i concorsi in tv. Prologo allo scontro vero sulla manovra finanziaria.

Intanto Renzi cerca di stuzzicare l’avversario: “Stare in spiaggia col figlio è legittimo, ma se sei un ministro non stai in piazza, stai nelle istituzioni. Conosci tutte le sagre del paese, stai sempre a mangiare, hai uno stomaco d’amianto. Allora fai il presidente della Pro loco…”, dice. L’altro replica: “Io adoro i comuni, le sagre. E’ vero, ma o gli italiani sono cretini, visto che mangio come un bufalo, non vado alle riunioni europee, oppure qualcosa di buono si è fatto, se tu ha il 4% e io il 33%”.  Salvini dice anche: “Renzi è un genio incompreso, ha fatto
tutto e gli italiani non se ne sono accorti, ha portato pure la pace nel mondo”. L’ex premier rintuzza: “Ribadisco che quando un avversario politico, non parlo di un nemico, fa una cosa buona, io non lo prendo in giro come fa lui parlando di geni incompresi”.

L’ex premier non gradisce e risponde: “Noi abbiamo Il dovere di mettere in sicurezza il debito pubblico. Lei è 27 anni che fa politica, Salvini. Non ha portato a casa nessun risultato se non tanti spot”. E si comincia a litigare sulle mancate elezioni politiche. Salvini insiste sul fatto che bisognava votare, Renzi replica che non compito suo sciogliere le Camere e fissare la data del voto. poi Renzi alza il tono: “Salvini mi prende in giro ‘Ti sei fatto il partitino al 4%’. Beh, ci vuole coraggio. Potevo starmene in panciolle e fare il grande manovratore dentro il PD. C’è uno spazio nuovo ed è uno spazio che prende gente che viene da sinistra e gente che viene da destra”.

Vespa sornione li stuzzica, vuole vedere scorrere il sangue. E dice alla coppia che l’unica cosa che li unisce è la voglia matta di fare la festa a Giuseppe Conte. “Non è vero replica” Renzi. “Non porto rancore. – spiega Salvini – Semplicemente quando io dico ‘Mai col Pd’ è mai col Pd. Rimprovero a Conte il fatto che per salvare la poltrona ha fatto l’accordo con chi prima attaccava. Rimprovero a Conte che è passato con nonchalance dai porti aperti ai porti chiusi dalla flat tax sì e alla flat tax no. Io ho un senso dell’onore che evidentemente per qualcun altro vale meno della poltrona”. Alla parola onore Renzi si accende e sbotta: “Uomo di parola Salvini? lei era per la Padania e poi nazionalista, da comunista a Casapound, contro l’italia nel 2006 quando tifava Francia, e poi i canti contro i napoletani… Salvini, lei è una banderuola, non tiene la parola per più di un minuto”.

E si arriva al tema migranti. Salvini espone un cartello con tutti i numeri degli ultimi sbarchi. Renzi replica “Il governo Conte-Salvini ha messo due miliardi sulle forze dell’ordine. I governi Renzi-Gentiloni ne hanno messi sei”. E aggiunge: “Mi dice dove sta scritto? Perché così lei non fa che aumentare le paure dei cittadini. Allora, parliamo di numero e fatti: Salvini racconta cose che sono palesemente false”.

L’ex premier gioca sul terreno favorevole all’avversario. Ma non demorde: “Quello che mi divide profondamente da Salvini – dice – è il tema dell’immigrazione. Ma di cosa parliamo? Se il trend di settembre dovesse continuare, a fine anno avremmo trentamila persone: ma quale problema è in un Paese di 60 milioni di abitanti? Il problema non sono 30 mila persone che arrivano in un anno ma quelle 25 persone che delinquono e che vanno stangate”.

Il confronto si allarga alla Raggi, alle firme che Salvini vuole raccogliere per mandarla a casa. E su questo punto, finalmente i due non litigano. Anche Renzi pensa che la sindaca di Roma debba lasciare la sua poltrona. Si parla di quota 100. Salvini difende la sua bandiera. L’ex premier spiega la sua contrarietà: “Io sarei per non confermare Quota 100, ma temo che verrà confermata. Mio zio fa il vigile urbano e vorrebbe andare prima in pensione con Quota 100. Quelli come mio zio portano via 4 miliardi nell’anno appena trascorso, venti miliardi in tre anni e io vorrei che quei soldi fossero dati in busta paga ai lavoratori, alle famiglie e non a mio zio per andare prima in pensione”.

 Si va avanti così fino alla fine. Il “lei” iniziale è diventato un “tu”, pieno di accuse e battute. Sulle merendine, sui progetti in Ghana che Salvini attacca e Renzi gli ricorda di averli avviati lui. L’ex premier sbaglia il nome di una nave. ma rimprovera all’avversario il voto contro gli accordi di Parigi sul clima. Si azzuffano sul malessere delle periferie. “Lei difende chi mette i dazi, chi crea nuove paure, tra noi e lei ci divide il futuro, non solo il passato”, attacca Renzi. Salvini torna ai migranti e definisce di pessimo gusto l’affermazione del rivale che lo accusa di avere raccolto i migranti morti in mare.

L’ex premier nega che qualche pm indaghi sul famoso aereo che doveva portarlo in giro per il mondo. Scontro innescato da Salvini: “Ancora col Papeete? Andrò a Courmayeur con il volo di Stato anch’io”, dice il leader leghista.  “Buono con i voli di Stato che non le conviene – ha replicato il leader di IV – lo dico per lei”. Gli ultimi fuochi sull’uso del contante. Anche se su questo punto le distanze non sono abissali.

Silvio Buzzanca, Repubblica.it

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