Una bimba tra la Ramazzotti e De Luigi

‘Ti presento Sofia’ di Guido Chiesa in sala dal 31 ottobre

Ti presento Sofia‘, commedia leggera di Guido Chiesa in sala dal 31 ottobre con Medusa, con Micaela Ramazzotti e Fabio De Luigi, racconta una idiosincrasia: quella verso i bambini. Protagonista Gabriele (De Luigi), ex rocker ora negoziante di strumenti musicali, che, dopo aver divorziato ha una vera mania per la figlia di dieci anni di nome Sofia (Caterina Sbaraglia). Così quando gli amici gli presentano nuove donne con le quali rifarsi una vita, lui non fa che parlare tutto il tempo della figlia, facendo fuggire ogni aspirante futura compagna. Un giorno, però, nella vita di Gabriele ripiomba Mara (Micaela Ramazzotti), un’amica che non vede da anni che nel frattempo è diventata una nota fotografa. Potrebbe per Gabriele essere la donna giusta, ma al loro primo appuntamento Mara gli rivela che non solo non vuole avere figli, ma detesta i bambini. Travolto dalla passione per la donna, Gabriele pensa bene di negare l’esistenza di Sofia. Da quel momento, le giornate dell’ex rocker diventano un vero inferno piene come sono di rocamboleschi sotterfugi per nascondere la presenza della figlia a Mara e viceversa. Un inferno, il suo, pieno anche di fatica: quella di trasformare ogni volta il proprio appartamento in funzione di quale delle due andrà a trovarlo. Una situazione che sembra senza via d’uscita, finché non ci si mette il destino. Nel cast del film, prodotto da Colorado con Medusa, anche Andrea Pisani nel ruolo di Chicco, giovane imbranato fratello di Gabriele; Shel Shapiro, padre ingombrante dei due fratelli, e Caterina Guzzanti. “Ti presento Sofia – dice il regista – è una commedia sentimentale con uno spirito rock e l’ambizione di andare al di là dei cliché. Racconta di tre personaggi bloccati nelle loro certezze: il divorziato Gabriele, convinto che la propria vita si realizzi nel rapporto esclusivo con la figlia; la dinamica e childfree Mara, persuasa che i bambini siano un disturbo alla vita di un adulto e che lei non possa relazionarsi con loro e Sofia, dieci anni, certa che Mara sia una rovina per il rapporto tra lei e il papà. In realtà – continua Chiesa – ognuno a modo suo ha paura di mettersi in gioco. La prima a sbloccarsi, con la libertà e genuinità di cui solo i bambini sono capaci, sarà proprio Sofia la cui graduale accettazione di Mara porterà poi anche gli adulti ad aprirsi e a sperimentare quanto gli altri possono dare. Magari proprio quello che ti manca”. Il film, ci tiene a dire infine Guido Chiesa, “è stato scritto a sei mani da tre genitori (Nicoletta Micheli, Giovanni Bognetti e Guido Chiesa) che amano i bambini, ma che hanno cercato di comprendere le motivazioni che sono alla base della scelta di Mara, come di tante donne e uomini, senza giudicarla o pretendere di analizzarla, tanto meno portandola a un forzato cambiamento di rotta, ma neanche sposandone acriticamente la prospettiva”.

Francesco Gallo, Ansa

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