Prisma, tutto sulla nuova serie televisiva degli sceneggiatori di Skam Italia

A partire da mercoledì 21 settembre 2022 sarà interamente disponibile su Prime Video, la piattaforma streaming di Amazon (visibile anche su Sky Q e tramite la app su Now Smart Stick), la serie che ci offrirà un nuovo racconto a tema adolescenti italiani, dopo il successo di Skam Italia. Ecco tutte le informazioni relative a questo attesissimo show

Sta per arrivare una nuova serie televisiva in cui saranno ancora una volta protagonisti gli adolescenti italiani, sulla scia del successo della serie Skam Italia. La nuova serie si intitola Prisma e nasce dalla penna proprio degli sceneggiatori di Skam Italia, che offriranno un nuovo racconto che mette al centro i teenager nostrani.

A partire da mercoledì 21 settembre 2022, Prisma sarà interamente disponibile su Prime Video, la piattaforma streaming di Amazon (visibile anche su Sky Q e tramite la app su Now Smart Stick).
La serie di Prime Video è stata da poco presentata in anteprima mondiale Fuori Concorso al 75° Locarno Film Festival (che si è tenuto dal 3 al 13 agosto).

Dal prossimo 21 settembre sarà disponibile la storia di un gruppo di adolescenti che vive a Latina. I protagonisti sono Marco e Andrea, due fratelli gemelli (entrambi interpretati dall’attore Mattia Carrano). I due sembrano uguali identici ma in realtà si riveleranno ben diversi, ciascuno portatore di una certa inquietudine che, puntata dopo puntata, emergerà in tutta la sua potenza.
Le avventure che vivranno durante il loro viaggio di formazione saranno sia gioiose sia turbolente, coinvolgendo nella scoperta di sé anche i vari amici, ciascuno impegnato a trovare la propria identità.

OTTO PUNTATE

Prisma è composta da otto puntate, ciascuna della durata di 45 minuti circa. Tutti gli episodi saranno resi disponibili fin dal primo giorno di uscita, mercoledì 21 settembre.
Gli attori che compongono il cast sono giovanissimi, e molti di loro si sono ritrovati a calcare un set per la prima volta. Sono quasi tutti esordienti, eccezion fatta per Lorenzo Zurzolo (che interpreta il personaggio di Daniele) che già ha partecipato alla serie Baby e Una Pallottola nel Cuore. Ci sarà anche un attesissimo cameo di Achille Lauro.

IL CAST

Ricchissimo e variegato è il cast di questa serie, con tante giovani leve che si preannunciano già delle promesse del grande e piccolo schermo italiano.  

Mattia Carrano interpreta il doppio ruolo di Andrea e Marco, i due fratelli gemelli protagonisti.
Lorenzo Zurzolo è Daniele; Caterina Forza impersona Nina; Chiara Bordi è Carola; LXX Blood recita nel ruolo di Vittorio, mentre Matteo Scattaretico è Ilo. Zakaria Hamza interpreta Sami, Riccardo Afan de Rivera Costaguti è Boncio, Flavia Del Prete è Zelia, Asia Patrignani fa la parte di Jun, Elena Falvella Capodaglio è Micol. Andrea Giannini (attore che già abbiamo visto nella serie Un professore) interpreta il padre di Andrea e Marco. Autilia Ranieri è la madre di Andrea e Marco, Francesca Anna Bellucci è Marika, Pietro Sparvoli è Lucio, Shaen Barletta è Veronica, Emiliano Brugia è Manuel, Elisa Macchiesi è Francesca, Vittorio Aisa è Fabio-Coccolino, Francesco Pompilio è zio Don Michele, Filippo Valle è il preside, Gabriele Coppola è zio Vito, Martinus Tocchi è Gerardo, Cristina Todaro è la professoressa di Chimica, Leo Rivosecchi è Marcello, Gianmarco Lucia e Andrea Luca Gagliardi sono le controfigure del protagonista Mattia Carranom i body double per i personaggi di Andrea e Marco.

GRANDE ATTESA PER IL CAMEO DI ACHILLE LAURO

Una delle chicche più attese della serie è la partecipazione di Achille Lauro. Il cantante interpreterà se stesso in un cameo che verrà ripreso in più punti nel corso delle puntate.
Ma la partecipazione dell’artista non si limita al cameo sul set: Lauro ha anche scritto una canzone che fa parte della colonna sonora dello show, intitolata Mattoni.

GLI SCENEGGIATORI DELLA SERIE

Si è occupato della sceneggiatura della serie televisiva Ludovico Bessegato, uno che di teenager italiani se ne intende parecchio. Parliamo infatti del regista delle prime quattro stagioni di Skam Italia, il quale si è occupato anche di scrivere la quinta stagione, creata a quattro mani assieme ad Alice Urciolo. E anche Urciolo è tra gli sceneggiatori di Prisma, che lei e Bessegato hanno scritto traendo ispirazione da un’idea loro e di Giulio Calvani. A differenza di Skam, stavolta parliamo di un racconto originale, un progetto totalmente nostrano (mentre Skam Italia è il remake di una serie norvegese).
A produrre Prisma c’è la Cross Productions di Rosario Rinaldo, anch’essa già dietro Skam Italia.

LE PAROLE DELLO SCENEGGIATORE

“[Volevo fare] qualcosa che dimostrasse che non eravamo stati solo dei bravi adattatori ma eravamo in grado di offrire una nostra prospettiva su quel mondo”, spiega Ludovico Bessegato (regista di Skam Italia – e anche sceneggiatore della quinta stagione – e ideatore e sceneggiatore di Prisma). “Siamo partiti da un fatto. Tutti quegli anni ad incontrare persone più giovani di noi ci avevano mostrato chiaramente come molti dei dualismi che fino alla mia generazione erano stati dei dogmi inscalfibili, per loro non lo erano più. E non parliamo solo di orientamento sessuale e identità. Parliamo di una generazione che sembra vivere e scegliere gli spazi di mezzo nel senso più esteso possibile. Una generazione e un mondo in cui lo stesso concetto di diversità sembra non essere più in grado di descrivere il reale. Perché se non c’è più convergenza rispetto a un’idea di normalità, non può esserci nemmeno rispetto a quella di diversità. Non più normali, non più diversi. Solo un’infinità di esistenze uniche. Abbiamo preso a prestito l’immagine del Prisma ottico, che riesce a scomporre la luce, solo apparentemente bianca, nell’infinito spettro di colori che la compone. Il bianco, il canone, non esiste. È solo una sintesi affollata”.

L’AMBIENTAZIONE: PERCHÉ È STATA SCELTA LATINA

Prisma è ambientata a Latina, città scelta per svariati motivi, spiegati in questo modo dall’ideatore e sceneggiatore Bessegato: “[È] una delle città italiane meno conosciute e dall’identità più sfuggente. Fondata durante il fascismo sulle terre strappate alle paludi dalla bonifica integrale e stretta tra le architetture razionaliste del centro, i laghi costieri e le dune di Sabaudia, Latina non assomiglia a nessuna altra città italiana. Una provincia piena di spazi, di verde, di natura incontaminata, che contrasta con case popolari brutaliste, villette a schiera, un grattacielo e una centrale nucleare in fase di smantellamento. Un territorio pieno di colori, di contrasti, di bellezza e di degrado, di modernità e di nostalgia”.


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