Alba Parietti contro i tamponi obbligatori per chi rientra dall’estero: ‘Come faccio a lavorare?

La showgirl si trova a Ibiza, dove ha una casa. Pensa sia sbagliato che alcune regioni abbiano reso obbligatori i controlli

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Alba Parietti sembra piuttosto alterata dopo che alcune regioni hanno reso obbligatori i controlli per chi rientra dalle vacanze all’estero. Alcuni paesi europei, tra cui Spagna, Francia, Grecia e Croazia, hanno infatti visto aumentare esponenzialmente il numero di nuovi contagiati dal terribile virus polmonare. Per questo il governo e alcune regioni si stanno muovendo per fare in modo di monitorare in maniera più capillare chi arriva dalle zone più a rischio. Ma la showgirl, che si trova a Ibiza (dove ha una casa da anni), non ci sta.

In un’intervista rilasciata all’Adnkronos ha fatto sapere:  “Trovo assurdo che in alcune regioni si obblighi la gente che rientra dalle vacanze all’estero a farsi la quarantena! Come fa a lavorare? A me sembra che utilizzando queste modalità si voglia dire agli italiani: ‘Non uscite da qua’. Allora mi domando: ‘Perché sugli aerei non c’è nessun tipo di distanziamenti?’. Poi vorrei capire, come faranno a testare aerei con 150 persone?”.

“Non c’erano i test prima quando la gente era a casa con 39 e mezzo di febbre e ora improvvisamente li hanno per interi aerei?”, ha poi aggiunto. E’ però importante ricordare che la capacità di fare test è stata molto ampliata (per fortuna!) nel tempo e che essendosi conclusa la stagione influenzale in realtà c’è più disponibilità di kit visto che il numero di persone che presentano sintomi (che magari non hanno nulla a che fare con il Covid) sono considerevolmente meno.

“Secondo me questa cosa dovrebbe essere fatta con un po’ più di logica, misurate la febbre, prendere un po’ di gente a campione ad esempio, ma non così. Ora se uno sta per partire per Ibiza o la Grecia ovviamente non parte più. Avevo molti amici che dovevano venire qui e hanno disdetto tutto”, ha proseguito la 59enne.

“Io appena ho letto la notizia ho deciso di anticipare il mio rientro in Italia di 15 giorni per evitare di finire in quarantena e non poter lavorare perché basta che sul mio volo ci sia una persona positiva che rischio di essere messa anche io 15 giorni a casa nonostante sia ormai immune (ha raccontato di essere risultata positiva agli anticorpi, ndr), ha continuato.

“A Ibiza non ci sono le discoteche alle due di notte chiudono tutto, tutti per strada girano con la mascherina altrimenti si beccano una multa di 100 euro. Io vengo da anni qui perché ho una casa di proprietà e sto con gente e amici che conosco e di cui mi fido. E nonostante questo -conclude- sono stata insultata perché sono venuta a casa mia!”, ha quindi concluso.


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