‘Ladri di bellezza’ al Quirinale, doc su rischi e tutela patrimonio culturale

In occasione della mostra ‘L’Arte di salvare l’Arte‘, in corso nella palazzina Gregoriana del Palazzo del Quirinale, e del 50esimo anniversario dell’Istituzione del Comando Tutela Patrimonio Culturale dell’Arma dei Carabinieri, ai cui recuperi è appunto dedicata la mostra, la Rai ha presentato giovedì nella sede dell’Archivio di Stato della Presidenza della Repubblica una sintesi del film documentario ‘Ladri di bellezza‘, frutto di un’inchiesta giornalistica della trasmissione ‘Petrolio’ in onda su Rai1 e condotta da Duilio Giammaria. La presentazione è stata introdotta da Giovanni Grasso, consigliere per la stampa e la comunicazione e direttore dell’ufficio stampa della Presidenza della Repubblica. “Questa è un’iniziativa di quelle che piacciono al Presidente Mattarella – ha sottolineato Grasso – perchè si mettono a sistema istituzioni diverse e si collabora per il bene comune, per dare un servizio ai cittadini”.Il Generale Riccardo Amato, Vice Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, ha sottolineato l’importanza del doc realizzato dalla Rai come strumento per “la sensibilizzazione dei cittadini su quanto sia vasto, fragile ed esposto a mille rischi il nostro patrimonio culturale”, la cui tutela deve coinvolgere “tutti i cittadini”. Alla presentazione erano presenti, tra gli altri, anche l’amministratore delegato della Rai, Fabrizio Salini, e il consigliere di amministrazione Rai Laganà. E’ intervenuta anche la Vice Capo Missione dell’Ambasciata Americana a Roma, Kelly Degnan, che ha sottolineato “l’orgoglio di noi americani per avere partecipato al recupero e alla restituzione di alcuni dei pezzi in mostra al Quirinale, attraverso la collaborazione dell’Fbi con i Carabinieri Tpc”.La narrazione del doc ‘ladri di bellezza’ prende le mosse dalla vicenda del Cratere di Eufronio, il vaso etrusco trafugato a Cerveteri nel 1971 e venduto per un milione di dollari al Metropolitan Museum di New York, e da quella del pregiatissimo Trapezophoros, un capolavoro assoluto risalente al IV secolo a.C. e fino a pochi anni fa in bella mostra al Getty Museum di Los Angeles. Oggi le due opere, insieme a tanti altri capolavori, sono visibili al Quirinale nella Mostra “L’arte di salvare l’arte”, realizzata in occasione del Cinquantesimo anniversario dell’istituzione del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale.’Ladri di Bellezza’ è il risultato di un’inchiesta durata un anno che ha ricostruito, per la prima volta, l’organigramma criminale che ha alimentato il quarto mercato illecito del mondo. Molte le battaglie vinte, ma la guerra non è ancora finita: il caso più eclatante è l’Atleta di Fano attribuito al grande Lisippo, ancora oggi in mostra al Getty Museum di Malibù. Il ‘Getty Bronze’, come è chiamato dalla Getty Foundation, è in realtà il nostro ‘Atleta Vittorioso’ o anche Atleta di Fano ripescato nelle acque dell’Adriatico e acquistato dal Getty Museum nel 1977 per quasi quattro milioni di dollari. La Corte di Cassazione, lo scorso dicembre, ha respinto il ricorso del Getty con una sentenza secondo la quale il capolavoro di Lisippo deve essere restituito all’Italia.

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