Speciale Far East Film Festival a Wonderland

Rassegna dedicata al cinema dell’Asia Orientale

Il programma “Wonderland” anche quest’anno è stato presente al Far East Film Festival, annuale kermesse udinese dedicata al cinema dell’Asia Orientale, con cui è legato da una consolidata partnership.

La puntata in onda martedì 17 maggio a mezzanotte su Rai 4 (canale 21 del digitale terrestre), sarà quindi uno speciale interamente dedicato al FEFF 2022, con i film, i protagonisti e tutti i vincitori di questa ventiquattresima edizione.

L’ospite d’onore del Festival è stato il regista, sceneggiatore e attore Takeshi Kitano, a cui è stato dedicato il Gelso d’Oro alla carriera, ma una “serie di sfortunati eventi” ha impedito al regista di Sonatine e Zatōichi di raggiungere Udine costringendolo a un collegamento in diretta per la cerimonia di premiazione. Wonderland ha incontrato Yves Montmayeur, autore del documentario Citizen K. dedicato proprio all’eclettica figura di Kitano e presentato in anteprima italiana. Un genere sempre verde per gli spettatori del cinema asiatico è il gangster movie.

Oltre alla proiezione, in edizione restaurata, del classico giapponese del 1964 Pale Flower, di Shinoda Masahiro, il Festival quest’anno ha esibito un buon numero di crime di diverse nazionalità, tra i quali si è contraddistinto il sudcoreano Tomb of the River del quale ha parlato ai microfoni di Wonderland il regista Yoon Young-bin.

Sempre dalla Corea del Sud arriva il thriller-action Hostage: Missing Celebrity e anche su questo adrenalinico film il magazine di Rai4 ha potuto intervistare il regista, l’esordiente Pil Gam-sung. Tra Confession di Yoon Jong-seok, remake coreano del thriller spagnolo Contratiempo, il dolente e realistico Thunderbird di Lee Jae-won e il giallo intriso di black humour Noise di Hiroki Ryuichi, Wonderland ha ripercorso lo sguardo sul cinema thriller della selezione di quest’anno.

Un altro genere immancabile nella filmografia dell’estremo Oriente è l’action movie, rappresentato da una buona varietà di titoli come il sudcoreano ad alta velocità Special Delivery di Park Dae-min, con il quale il magazine ha avuto modo di parlare. Così come con Choi Jae-hoon, regista di The Killer, efficace commistione tra hard boiled poliziesco e action moderno. Per chiudere lo sguardo sull’azione più spettacolare, sono intervenuti i tre attori protagonisti dell’action malaysiano The Assistant.

Non possono mancare, infine, due generi simbolo del cinema dell’Asia Orientale: il wuxia pian, ovvero il cinema di arti marziali in costume, omaggiato con la proiezione della copia restaurata del taiwanese The Swordsman of All Swordsmen, diretto nel 1968 da Joseph Kuo, e l’horror, genere protagonista di numerose proposte. Tra queste c’è stata la copia restaurata di Audition, disturbante classico contemporaneo diretto nel 1999 da Takashi Miike, e l’inquietante ghost story malaysiana The Devil’s Deception di Kabir Bhatia, per il quale Wonderland ha incontrato la produttrice e gli attori protagonisti.

Per finire, il magazine di Rai 4 ha intercettato anche i Manetti Bros., freschi del successo del loro adattamento di Diabolik e presenti al FEFF 2022 in veste di giurati. Hanno raccontato ai microfoni di Wonderland il loro rapporto con il cinema dell’estremo Oriente.

Torna in alto