Arbore e Servillo, omaggi tra Napoli e Buenos Aires

Il cantautore pugliese live con l’Orchestra Italiana agli Arcimboldi, il cantante partenopeo in trio al Teatro Fontana

Italiani e argentini, due popoli che condividono storie, viaggi, famiglie e cognomi. Parenti, insomma. Come i “Parientes” cantati stasera da Peppe Servillo al Teatro Fontana (via Boltraffio 21, ore 20.30, 15/20 euro), in compagnia di due italiani d’Argentina come Javier Girotto (sax, clarinetto, flauti andini) e Natalio Luis Mangalavite (pianoforte e voci): «Il nostro progetto – spiega Servillo – è incentrato sulle sotterranee fratellanze fra la cultura argentina e quella italiana. Con Girotto e Mangalavite, due argentini “di ritorno”, abbiamo scelto un repertorio argentino scritto da autori di origine italiana». Con qualche sorpresa: «L’unione tra la nostra cultura musicale e ritmi argentini come il tango e la milonga crea qualcosa di musicalmente nuovo. Nei testi poi raccontiamo di un’umanità minore e di famiglie estese tanto simili a quelle della nostra tradizione», dice la voce degli Avion Travel.Da Servillo, un casertano che guarda in Sudamerica, a Renzo Arbore, pugliese da sempre innamorato di Napoli: stasera l’Orchestra Italiana suona agli Arcimboldi (viale Innovazione 20, ore 21, 40.30/92 euro) per un altro omaggio alla canzone classica partenopea. La formazione – Arbore e Gianni Conte in testa – è quella rodata, in giro per il mondo da anni.

Francesco Garozzo, lastampa.it

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