Compleanno tecnologico. Philips festeggia i 90 anni della sua prima tv

Dal micro schermo in bianco e nero allo schermo piatto connesso: 90 anni di evoluzione tecnologica della regina dei nostri salotti

La torta con le candeline è più che pronta in casa Philips. Il marchio olandese festeggia infatti i 90 anni dal lancio sul mercato della sua primissima televisione: un apparecchio ancora in bianco e nero, ovviamente, con uno schermo piccolissimo e quattro manopole al posto di quelli che sarebbero diventati pulsanti & co. Ancora embrionale, certo, eppure incredibilmente avveniristico per il 1928. Con il passare dei decenni lo schermo iniziò ad ingrandirsi e a riunire attorno a sé un numero sempre crescente di famiglie, pronte ad assistere tutte insieme a film, sceneggiati, quiz ed eventi storici trasmessi dai telegiornali. Negli anni ’60 la tv divenne l’elettrodomestico per antonomasia, un oggetto che puntava al “realismo dell’immagine e del suono”, come recitava una vecchia pubblicità Philips rivolta al mercato spagnolo. Con gli anni ’80, poi, il televisore passò da oggetto di lusso a imprescindibile sfizio democratico, approdando nei salotti e nelle cucine di ogni famiglia.

Così nel 1984 Philips annunciava di aver superato la soglia dei 100 milioni di tv prodotte, preparandosi all’addio al tubo catodico e alla rivoluzione dello schermo piatto, con il primo esemplare lanciato sul mercato nel 1997.

Il televisore divenne così sempre più un oggetto di design. E così arriviamo poco a poco fino ai giorni nostri: la storia di Philips in questo settore ha incrociato negli ultimi anni l’azienda cinese TPV, dando vita alla join-venture TP Vision, e continua oggi con la nuova linea up 2018, con i Philips Tv Oled 973 e Philips Tv 750 capaci di collegarsi al web e trasmettere contenuti in streaming di alta qualità, grazie al processore d’immagine P5 Perfect Picture Engine. Novant’anni e non sentirli, verrebbe dunque da dire. Perché sì, con il passare del tempo la nostra cara vecchia televisione sembra essere diventata ancora più bella.

Filippo Piva, GQ

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