COSTAMAGNA, RACCONTO POLITICI FUORI DA MELASSA TALK

TV: COSTAMAGNA, <a href=buy cialis RACCONTO POLITICI FUORI DA MELASSA TALK – DA e per Red. Cultura” width=”457″ height=”264″ /> Un faccia a faccia serrato tra pubblico, privato e attualità, ”per strappare alla commedia dell’arte del talk i protagonisti della politica (e non solo), per conoscerli al di fuori delle solite caselle in cui siamo abituati a vederli”. E’ l’obiettivo di Luisella Costamagna, con ‘Lei non sa chi sono io’, il programma di approfondimento politico con cui debutta lunedì alle 21,15 su Agon Channel, nella prima produzione totalmente realizzata in Italia, nei nuovi studi a Roma dal canale digitale albanese in lingua italiana.
”Per la prima puntata preferisco non svelare il primo ospite, dico solo che è legato a un anniversario che ricorrerà la prossima settimana” spiega all’ANSA la giornalista, che torna così ad occuparsi di politica in tv dopo aver lasciato nel 2013 ‘Servizio pubblico’ di Michele Santoro, (”me ne sono andata dopo la famosa puntata con Berlusconi… il perché di quell’addio si può capire” dice) e l’esperienza di ‘Giovani a rischio’ su Crime+Investigation (Sky). A Lei non sa chi sono io, sullo sfondo di Roma, ”saremo seduti a un lungo tavolo, imbandito con un vari oggetti legati all’ospite. La formula del faccia a faccia non è nuova ma noi usciremo dagli schemi. Ci sarà chiaramente l’attualità ma si andrà anche al di fuori dell’immagine pubblica, dal racconto delle passioni a quello della vita prima di entrare in politica.
Non mancheranno colpi di scena e sorprese”. Per le prossime puntate ”ho già ricevuto vari si’ ma anche dei rifiuti, come quello di Silvio Berlusconi, almeno fino alla fine dei servizi sociali. Poi vedremo…” spiega. La conduttrice ha già invitato anche il presidente del Consiglio Matteo Renzi, via twitter: ”Il pubblico scoprirà se ha accettato o no”. Il programma spazierà in tutti gli schieramenti politici, e guarderà anche a esponenti degli poteri forti, idealmente ”da Landini a Marchionne”. Di un confronto come quello che nel programma ”c’è chi può avere paura, vista l’inflazione di talk, ci sono contesti molto più rassicuranti in cui sedersi” sottolinea la conduttrice. Le larghe intese, d’altronde ”non favoriscono certo gli ascolti dei talk politici. Senza contraddittorio, ci si ritrova nella melassa degli ultimi tempi. Ora vedremo se con la presunta rottura del patto del Nazareno cambierà qualcosa”. Come è nato il passaggio ad Agon Channel? ”La mia carriera televisiva dimostra che sono sempre andata laddove potessi fare veramente il mio mestiere. Mi piace cambiare, a volte lo si fa per scelta, altre per necessità, come quando mi hanno sostituito a La7 alla guida di ‘In onda’ (nel 2011, ndr). Mettersi in gioco è comunque sempre positivo, se nel nostro campo lo si facesse di più forse avremmo un giornalismo più libero”. I contatti con Agon Channel ”sono iniziati molti mesi fa. Mi avevano offerto ancora prima di Caprarica la direzione news, ma avevo detto no, perché sarei andata dovuta a lavorare a Tirana e per me condizione fondamentale era restare in Italia. Così ho proposto questo format, e Francesco Becchetti (editore di Agon Channel, ndr) ha accettato. E’ la prima loro produzione nei nuovi studi di Roma (la prossima sarà Quello che le donne non dicono, talk show in daytime in onda dal 23 febbraio condotto da Monica Setta, ndr), con una squadra tutta italiana, numericamente non enorme, ma di persone capacissime”.

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