(Tiziano Rapanà) Questa sera debutterà, su Rai 4, la fiction Il caso O.J. Simpson: American Crime Story, che racconta una passata anomalia giudiziaria statunitense adornata da un cast d’eccezione capitanato da Cuba Gooding Jr. e John Travolta. Come di consueto riguardo ad una novità in televisione, sorge sempre all’orizzonte una domanda. Ossia: l’esordio vale la pena d’essere visto? E in generale è il caso di guardare per intero la serie? Prontamente rispondo: sì. Anche se resterete delusi dal tedio proposto nell’ultimo episodio. Ma, in fondo, è una quisquilia che poco toglie all’ottima qualità generale dello sceneggiato, che ha una tempra narrativa paragonabile al miglior cinema odierno americano. Certo, la bruttezza dell’ultimo episodio è determinante nel sottrarre al serial lo status di capolavoro. E tale cavillo spinge a ripensare all’intero complesso audiovisivo, pensando magari alla non brillantezza di alcuni momenti eccetera. Però tali fisime valutative sono totalmente ininfluenti, oltre che fuorvianti, nella costruzione dell’idea di suggerimento.
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