Stasera c’è “Sacrificio d’amore”. Leggete le anticipazioni della seconda puntata

Nuovo episodio della fiction con Francesco Arca, in onda su Canale 5 venerdì 15 dicembre. Sacrificio d’amore è ambientato a Carrara nel 1913

Francesco Arca

Un amore folle che non conosce ragioni. Brando, il protagonista di Sacrificio d’amore, interpretato da Francesco Arca, si abbatte come un ciclone sulla famiglia Corradi: nonostante sia spostata con Corrado, Silvia si è perdutamente invaghita del lizzatore che lavora nelle cave del marito, e prova in ogni modo a contrastare i suoi sentimenti. Ecco cos’accadrà nella seconda puntata, in onda venerdì 15 dicembre su Canale 5.

Sacrificio d’amore, le anticipazioni della seconda puntata

Brando Prizzi (Francesco Arca) non riesce a dimenticare Silvia (Francesca Valtorta), ma lei rifiuta ogni contatto. Nel frattempo, a Carrara arriva un importante scultore e, nonostante le reticenze della moglie, Corrado (Giorgio Lupano) gli propone di visitare il laboratorio d’arte di Lucchesi: l’idea di rivedere Brando lascia la donna senza fiato.

Intanto la signorina Augusta Maffei (Sara D’Amario) non perde occasione per vessare Maddalena (Desireè Noferini) e dopo aver saputo del suo fidanzamento con il nipote Tommaso (Rocco Giusti) l’astio nei confronti della giovane s’inasprisce.

Alberto e quella figlia illegittima

Alberto (Ruben Rigillo), nonostante sia sposato con l’aristocratica Guendalina Volpi (Gaia Messeerklinger) – un matrimonio di convenienza, il loro, dal quale non sono stati generati figli – ha appena avuto una figlia illegittima da una contadina e rischia di portare disonore nella famiglia Corradi. Nonostante il suo desiderio di paternità, Alberto è disposto a rinunciare alla piccola ma la sua decisione ha un prezzo molto caro: deve essere lui il candidato della famiglia Corradi alle prossime elezioni.

Un evento inaspettato che sconvolge la sua esistenza e ribalta quella che sembrava essere una vita condannata alla monotonia. Il perenne conflitto con il padre Leopoldo (Paolo Malco) esploderà però in maniera ancora più violenta.

Francesco Canino, Panorama.it

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