Flavio Insinna e Gabriele Cirilli si sono raccontati a Sulmona

I retroscena della carriera di due amici iniziata più di trent’anni fa nel laboratorio di teatro di Gigi Proietti raccontata sul palco con grande ironia, bravura e comicità anche spontanea, uscendo spesso fuori dal copione. Con Flavio Insinna e Gabriele Cirilli veri mattatori di una serata da ricordare. Un vero successo la seconda edizione del Premio del ‘D’Amorosi Sensi Ovidio’ che Cirilli, direttore artistico e ideatore, ha presentato insieme a Lorena Bianchetti nella sua Sulmona in una piazza Garibaldi stracolma di gente. L’amore declinato attraverso la musica, la poesia, l’arte culinaria, la danza, la recitazione e il canto. E alla fine a spuntarla sono stati il regista abruzzese Ivan D’Antonio che ha vinto il premio assegnato dalla giuria per il suo corto in cui ha rappresentato in un unico piano sequenza la genuinità della vita familiare, e il vignettista sardo Alvalenti Filù (giuria popolare). Nella prima parte si sono esibiti i giovani talenti in concorso insieme agli ospiti, mentre la seconda parte è stato un vero e proprio show di Flavio Insinna che prima di recitare versi ovidiani, ha duettato con gag esilaranti insieme a Gabriele Cirilli, svelando episodi spassosi di vita personale vissuti con l’amico Gabriele, e di tutte le volte in cui loro, giovani, andavano a pranzo della signora Augusta, madre del comico peligno e dei tanti retroscena vissuti all’inizio della loro carriera. Insinna, citando Alda Merini, ha ricordato l’importanza della poesia come “salvezza dalla cattiveria del mondo” anche se, ha aggiunto con la sua immancabile ironia, “con la poesia non ci si pagano le bollette”. E ha lanciato un messaggio contro femminicidi e maltrattamenti: “Gli uomini non menano, gli uomini non uccidono. Rega’, ritroviamo la strada tutti insieme”.
La rassegna, dedicata alla parrocchia San Francesco di Paola di Sulmona, ha avuto il patrocinio e il contributo del Comune di Sulmona, con la collaborazione dell’associazione Insieme Semplicemente, presieduta da Anselmo Colarossi. Il ‘Premio Ovidio’ ha visto coinvolta la Fondazione Carispaq e l’associazione Metamorfosi.

ANSA

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