Il caso di Running Up That Hill di Kate Bush e degli anni ’80 che non passano mai

Il brano di Kate Bush datato 1985 balza in testa alle classifiche. Dietro c’è il successo della serie americana

La hit di Kate Bush “Running Up That Hill”, dopo aver scalato le classifiche di Spotify, sta per raggiungere la vetta di quelle britanniche grazie al successo della serie “Stranger Things” su Netflix, che l’ha scelta come brano portante della colonna sonora della quarta stagione.

Ambientata nella città immaginaria di Hawkins nel 1986, “Stranger Things” è tornata su Netflix alla fine di maggio, mentre una seconda parte è prevista per luglio.

Il successo ritrovato di “Running Up That Hill”, che fa parte dell’album Hound of Love, quinto album di Kate Bush datato 1985, è stato immediato. Il brano, ascoltato col suo walkman da una dei protagonisti, Max, è stato usato per sottolineare due scene chiave nel primo e quarto episodio.

Nei giorni successivi si è imposto su TikTok, social di riferimento dei più giovani, ed è tornato alla mente di quelli che giovani erano nei famigerati anni ‘80. Anni che, che nella loro sconfinata produzione musicale, hanno lasciato anche questa “perla”, spesso meno considerata rispetto ai grandi classici di Kate Bush come Wuthering Heights o Babooshka. Su YouTube sono stati postati video che per un’ora mandano in loop la canzone.

La hit di Kate Bush “Running Up That Hill”, dopo aver scalato le classifiche di Spotify, sta per raggiungere la vetta di quelle britanniche grazie al successo della serie “Stranger Things” su Netflix, che l’ha scelta come brano portante della colonna sonora della quarta stagione.

Ambientata nella città immaginaria di Hawkins nel 1986, “Stranger Things” è tornata su Netflix alla fine di maggio, mentre una seconda parte è prevista per luglio.

Il successo ritrovato di “Running Up That Hill”, che fa parte dell’album Hound of Love, quinto album di Kate Bush datato 1985, è stato immediato. Il brano, ascoltato col suo walkman da una dei protagonisti, Max, è stato usato per sottolineare due scene chiave nel primo e quarto episodio.

Nei giorni successivi si è imposto su TikTok, social di riferimento dei più giovani, ed è tornato alla mente di quelli che giovani erano nei famigerati anni ‘80. Anni che, che nella loro sconfinata produzione musicale, hanno lasciato anche questa “perla”, spesso meno considerata rispetto ai grandi classici di Kate Bush come Wuthering Heights o Babooshka. Su YouTube sono stati postati video che per un’ora mandano in loop la canzone.

La canzone

“Running Up The Hill” parla di relazioni e incomunicabilità: per capirsi meglio ci si dovrebbe scambiare i ruoli, mettendoci nei panni dell’altro e per far ciò, nel testo, si immagina che si debba correre su per una collina, oltrepassarla e fare un patto con Dio. Il titolo originario era proprio questo: A Deal with God, poi cambiato per evitare polemiche.

Il brano è stato oggetto di numerose cover, tra cui quella dei Placebo che divenne un singolo nel 2006, dandole nuova gloria. Ed era già stato utilizzato in colonne sonore di serie tv, anche se è stata soprattutto Stranger Things a dargli nuova popolarità, pari al 9900% di ascolti in più su tutte le piattaforme, oltre alla prima posizione della classifica giornaliera su iTunes e Spotify.

Le classifiche

A metà giugno, “Running Up That Hill” con 18300 download digitali, 17,5 milioni di stream e 392 000 ascolti radiofonici, è persino entrata, e per la prima volta in assoluto, nella Top Ten statunitense, a 37 anni dalla sua uscita. Una rarità assoluta per il mercato americano dove, a parte le canzoni di Natale che tornano in classifica ogni anno, è raro che un vecchio brano rientri nella Top 10. 

Prima di Kate Bush c’erano riusciti i Queen con “Bohemian Rhapsody” che ha raggiunto il secondo posto nel 1992, dopo essere stata inclusa in Wayne’s World, e i Fleetwood Mac in Top 10 con “Dreams” nel 2020 dopo che il brano era stato usato in un video virale su TikTok.

E adesso è facile che “Running Up The Hill” guadagni il primo posto anche nella classifica britannica soffiandolo a Harry Styles. Dopo lo strepitoso successo, infatti, il Chart Supervisory Committee, che sovrintende alla Top 40 inglese, ha revocato la regola secondo cui gli streaming dei vecchi brani hanno un peso minore rispetto alle nuove uscite. 

È previsto che le etichette discografiche possano richiedere un “reset manuale” dei conteggi “in circostanze eccezionali, quando è prevista la promozione di un brano”. Ed è ciò che la Emi ha fatto per Kate Bush che sarà di nuovo la Regina della classifica come lo fu, l’ultima volta, nel 1978.

Kate Bush: “Grazie a tutti”

La star britannica ha reagito con un misto di shock e gratitudine. “È difficile capire la velocità con cui tutto questo è accaduto”, ha scritto ai fan. “Così tanti giovani che amano Stranger Things stanno scoprendo la canzone per la prima volta”, ha detto postando il brano su Instagram: “È tutto molto eccitante! Grazie mille a tutti coloro che hanno supportato questa canzone”, ha detto.

Stranger Things e Kate Bush, accoppiata vincente

Dal suo debutto nel 2016, la serie Netflix Stranger Things ha ottenuto oltre 65 riconoscimenti e 175 candidature a premi tra cui Emmy, Golden Globe, Grammy, SAG, DGA, PGA, WGA, BAFTA, un Peabody Award, AFI Program of the Year, People’s Choice Awards, MTV Movie & TV Awards, Teen Choice Awards e molti altri. 

Lo show è stato candidato per tre volte come Miglior serie drammatica agli Emmy. La terza stagione ha totalizzato 582 milioni di ore di visione classificandosi come la seconda serie in lingua inglese più popolare nella Top 10 di Netflix. l Volume 1 di Stranger Things 4 debutta il 27 maggio, mentre il Volume 2 sarà disponibile in anteprima il 1° luglio.

Cantautrice, musicista e ballerina, Kate Bush, nata a Londra nel 1958, ha esordito nel 1978 centrando subito il primo posto in classifica in quasi tutto il pianeta con la hit “Wuthering Heights” ispirata al romanzo di Emily Brontë. Tra i suoi brani più famosi ci sono Babooshka, Moving, Running Up That Hill, The Sensual World, The Man with the Child in His Eyes, Don’t Give Up (in coppia con Peter Gabriel).

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