Nasce l’etichetta discografica Jazz City Records

Nasce a Torino l’etichetta Jazz City Records, una nuova casa discografica che ha l’obiettivo di promuovere, diffondere e documentare il jazz rivolgendosi al grande pubblico: dai nuovi ascoltatori agli appassionati ed esperti. La nuova etichetta si inserisce nella grande tradizione torinese iniziata già negli anni 30, in particolare con il primo concerto di Louis Armstrong in Italia, organizzato dall’Hot Club di Torino presso il Teatro Politeama Chiarella il 15 gennaio 1935, e che continua a tutt’oggi con il Torino Jazz Festival. I primi tre CD esplorano, in particolar modo, il rapporto tra jazz, cinema e televisione. A cominciare con “The Golden Age. Music by Armando Trovajoli”, dove la musica di uno dei più grandi compositori del cinema italiano, diventa una vera e propria opera jazz, con Dino Piana e gli arrangiamenti di Franco Piana, oltre la supervisione dello stesso Trovajoli. L’esecuzione è della Torino Jazz Orchestra, diretta da Fulvio Albano. Partecipazione speciale di Terell Stafford e Scott Hamilton. “Woody and Us” è invece un omaggio al regista newyorkese con il trio Gorlier, Breglia, Maiorino che reinterpreta i brani dei titoli di testa dei film di Woody Allen. Massimo Faraò Trio si fa, invece, interprete di un omaggio alle musiche di alcuni tra i più celebri show televisivi americani degli anni Sessanta-Settanta: “Music from the american TV Shows”. 
In uscita per “Jazz City Records” anche Ping Pong dove gli Italian Jazz Messengers reinterpretano alcuni brani resi celebri dalla formazione di Art Blakey, in una esecuzione live con la partecipazione di Valery Ponomarev. Infine, completa queste prime sei uscite “That Old Feelings” dove il Quartetto di Fulvio Albano, a partire proprio dalla omonima composizione di Sammy Fain, che dà il titolo all’album, rilegge una serie di standard oggi divenuti patrimonio dell’universo jazz.

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