Dieta con melanzane: tieni a bada il colesterolo e aiuti il metabolismo

Frutti di una pianta appartenente alla famiglia delle Solanaceae, le melanzane hanno un profilo nutrizionale prezioso per la bellezza e la salute

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Frutti di una pianta appartenente alla famiglia delle Solanaceae, le melanzane sono caratterizzate da benefici per la salute che è importante conoscere. Prima di fornire dettagli in merito, vediamo le principali peculiarità del loro profilo nutrizionale, cominciando dal basso apporto energetico (solo 20 calorie all’etto).

Da non dimenticare è poi che le melanzane, ricchissime d’acqua, rappresentano una fonte di vitamina C oltre che di vitamine del gruppo B. Tornando un attimo agli antiossidanti, è doveroso citare il contenuto di vitamina A e vitamina E. Contraddistinte dalla presenza di diversi minerali importanti per la salute – dal calcio al rame – in Italia si trovano soprattutto dal mese di giugno fino ad ottobre.

Quando le si nomina, è cruciale fare riferimento anche al contenuto di fibre (troviamo circa 3,4 grammi di questi nutrienti per ogni singolo etto). Grazie ad esse, le melanzane possono essere considerate delle alleate del controllo del colesterolo (con ovvi vantaggi per la salute cardiovascolare). Come precedentemente accennato e come ricordato anche dagli esperti del gruppo Humanitas, le melanzane sono fonti di vitamine del gruppo B. In virtù di questa peculiarità, possono essere annoverate tra i cibi che favoriscono l’efficienza dei processi metabolici.

Si potrebbe andare avanti ancora tanto a elencare i loro benefici! In ogni caso, è opportuno fare presente che, per sfruttarli al massimo, è opportuno consumare la melanzana con la buccia. In questo modo, si può infatti massimizzare l’apporto di sostanze dalle proprietà antitumorali e antinfiammatorie. Nel caso delle antocianine, coloranti idrosolubili appartenenti alla classe dei flavonoidi, si può parlare anche di un effetto preventivo nei confronti delle patologie neurodegenerative.

Proseguendo con le informazioni da conoscere quando si decide di introdurre le melanzane nella dieta, è basilare fare un cenno al contenuto di solanina, un alcaloide tossico per l’organismo le cui quantità possono essere notevolmente ridotte grazie alla cottura. Rammentiamo altresì che queste verdure – ricche di vitamina K, importante per la buona coagulazione del sangue – non interagiscono con l’azione di alcun farmaco.

Per togliersi i dubbi, è in ogni caso opportuno consultare il proprio medico di fiducia. Se non ci sono controindicazioni, ci si può sbizzarrire in cucina con delizie che vanno dalle classiche melanzane alla parmigiana fino alle melanzane ripiene o agli involtini che le vedono protagoniste.


Dilei.it

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