FABIO FAZIO VINCE (ANCHE) GRAZIE AI GRANDI NOMI DELLO STAR SYSTEM

Con 3.188.000 spettatori medi per l’appuntamento della domenica (quasi il 12% di share), il talk si è confermato il miglior programma di Rai3 (e anche il sabato cresce)

fazio che tempo che faDa Adele ad Alicia Keys (questa sera, per l’ultima puntata), da Russell Crowe a Charlize Theron, e poi tutto lo «stardom» made in Italy (cantanti, attori, sportivi…): ha mirato sui grandi nomi dello star system l’edizione stagionale di «Che tempo che fa», con Fabio Fazio, e ha così consolidato il suo zoccolo duro di ascoltatori più che fedeli. Con 3.188.000 spettatori medi per l’appuntamento della domenica (quasi il 12% di share), il talk si è confermato il miglior programma di Rai3, precedendo «Chi l’ha visto?» (2.692.000 spettatori medi), «Report» (2.135.000 spettatori), e tutti gli altri appuntamenti della terza rete. Il programma di Fazio tiene dunque le medie dello scorso anno, e dopo un inizio anno un po’ più stanco, supera abbondantemente «quota tre milioni», con picchi di tre milioni e 700mila spettatori (nelle puntate di marzo e aprile).
Come l’anno passato, la formula della domenica si differenzia sempre di più da quella del sabato («Che fuori tempo che fa»), che punta sulla scanzonata chiacchiera «leggera» con ospiti di volta in volta nuovi e ricorrenti (come Nino Frassica o Massimo Gramellini): la vera novità — almeno in termini di dati — viene proprio dal sabato, un appuntamento che si è andato consolidando sempre di più. Gli spettatori dell’edizione 2015-16 sono stati 2.267.000, per una share del 9,5%, 350.000 in più dello scorso anno. Il pubblico di Fazio è abitudinario e composto da spettatori di diverse fasce d’età (prevalgono i cinquanta-sessantenni, col 16% di share, ma sono buoni i risultati su adolescenti e ventenni, 9,3%), con la caratteristica di un buono o ottimo livello di istruzione: fra i laureati si tocca il picco di share (20,7%), e le donne sono un po’ più (13%) degli uomini (10,7%). Il programma del sabato ha un profilo simile, anche se è un po’ meno forte sui giovani (potrebbe essere l’obiettivo da conquistare per la prossima stagione).
In collaborazione con Massimo Scaglioni, elaborazione Geca Italia su dati Auditel.

Corriere della Sera

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