Dopo la sua recente esibizione all’Eurovision, il New York Times specula sul futuro internazionale della cantante italiana Angelina Mango, paragonandola ai successi dei Maneskin e di Mahmood. In un editoriale firmato da Alex Marshall, esperto di musica del prestigioso quotidiano americano, si analizza l’eccezionale performance di Mango e si traccia un ritratto della sua carriera artistica.
Marshall mette in luce il brano di Mango “La Noia“, descrivendolo come un’invito a riflettere sulle gioie della noia, su un ritmo orecchiabile. “La Noia” è stato reso ancora più accessibile grazie alla sua versione in lingua spagnola, evidenziando un tentativo di ampliare il suo appeal internazionale.
L’editoriale sottolinea anche il trend italiano di scegliere artisti che diventano fenomeni globali, citando esempi come Mahmood e i Maneskin. Si chiede se Angelina Mango seguirà le loro orme.
Mango stessa commenta il significato del suo brano, spiegando che “La Noia” invita le persone a riflettere sui momenti di noia e utilizzarli per l’analisi personale. “A volte abbiamo bisogno di riflettere sul nostro passato e su tutto ciò che è andato male nella nostra vita, così possiamo poi vedere il positivo”, ha aggiunto la cantante.
L’editoriale non trascura di raccontare la storia personale di Angelina Mango, incluso il difficile percorso seguito dopo la perdita del padre, Pino Mango, quando lei aveva solo 13 anni. Alcune delle sue canzoni, rivelate Mango, affrontano queste sfide, ma “La Noia” si presenta come un brano alla fine ottimista. “Ognuno ha qualcosa che gli provoca dolore”, ha detto Mango, “ma ho trovato un modo per essere felice e positiva”.
Il pezzo termina con una nota di ottimismo riguardo al futuro di Mango sulla scena musicale internazionale, suggerendo che il suo talento autentico e la sua storia personale potrebbero essere la chiave del suo successo.