Bruno Barbieri, torna 4 Hotel e per la prima volta va all’estero

Lo Chef stellato torna protagonista della gara – produzione Sky Original realizzata da Banijay Italia – che mette in competizione gli hotel, alla ricerca del senso per l’ospitalità che fa sì che le strutture rappresentino il più importante biglietto da visita per chiunque debba o voglia viaggiare. Uno stile nell’accoglienza e un modo di fare hôtellerie in cui gli albergatori italiani sono chiamati a primeggiare per poter presentare al meglio il proprio territorio, in quanto originari e portavoce di una delle destinazioni più ambite dai turisti di tutto il pianeta.

Capacità che spesso sono state esportate all’estero, con albergatori italiani che sono andati a lavorare in giro per il mondo oppure gestori stranieri che hanno preso a piene mani dalle abitudini del Belpaese per fornire ai turisti un’accoglienza indimenticabile: proprio a loro, Bruno Barbieri dedica due tappe speciali del suo viaggio di quest’anno, che per la prima volta oltrepassa i confini italiani arrivando a Marrakech, punto di partenza della sua rotta, e a Malta.

Sarà un giro sensazionale e sorprendente, la scoperta di come lo stile italiano dell’hôtellerie si sia mischiato – in queste sue mete amatissime proprio dai turisti italiani – alle tradizioni locali. Tornato nel nostro Paese, Bruno riprenderà il suo viaggio da Nord a Sud spostandosi da Firenze fino alle strutture pet-friendly dell’Emilia-Romagna, da Trieste all’Umbria, da Milano alla Carnia, alla ricerca delle nuove idee del settore e di nuove forme di ospitalità.

Otto nuovi episodi – dal 18 maggio ogni giovedì alle 21.15 in esclusiva su Sky Uno e in streaming solo su NOW, sempre disponibile on demand, visibile su Sky Go – durante i quali gli hotel in gara, di diverse fasce di prezzo o categoria, si contenderanno il titolo puntando sul proprio fascino e le proprie peculiarità, mantenendo immutato il meccanismo di successo che ha reso questo show un cult.

Colleghi e avversari allo stesso tempo, guidati dall’esigente e severo esperto Bruno Barbieri, i concorrenti trascorreranno un giorno e una notte nei reciproci alberghi. Fatto il check-in, per ciascun hotel lo Chef stellato sperimenterà in prima persona l’accoglienza, lo stile, la pulizia, i servizi degli hotel e più in generale l’ospitalità di ciascun albergatore. A colazione, dopo il check-out, i concorrenti si giudicheranno l’un l’altro dando un voto da 0 a 10 su 5 categorie: location, camera, colazione, servizi, prezzo. Voterà anche Bruno che, con i suoi voti, alla fine di ciascun episodio potrà confermare o rivoluzionare il verdetto risultante dai voti dei 4 protagonisti di puntata. Uno solo degli albergatori concorrenti si aggiudicherà così un contributo economico da reinvestire nella propria azienda. Anche in queste puntate, in Italia e all’estero, Barbieri tornerà a valorizzare le scelte ecosostenibili compiute dagli albergatori: laddove trovasse una particolare attenzione alla sostenibilità ambientale, potrebbe apporre il suo inconfondibile “sigillo green”.

Nel corso del primo episodio, l’esperto di hôtellerie volerà a Marrakech: da sempre centro culturale, religioso e commerciale del Magreb, è una città piena di colori, profumi e spezie. Negli ultimi anni sono migliaia i turisti che l’hanno visitata, ormai è una delle mete più ambite dai viaggiatori di tutto il mondo. Che spesso, per vivere appieno l’atmosfera locale, per trascorrere la notte scelgono antiche abitazioni marocchine, i riad: un tempo luoghi nascosti e inaccessibili nel cuore della Medina, oggi i riad sono stati trasformati in vere e proprie oasi dell’ospitalità, ricchi di meravigliosi giardini interni, fontane, piscine, hammam e terrazze sulla città.

Protagonisti dell’episodio ci sono 4 albergatori italiani che a Marrakech hanno dato una svolta alle proprie vite e trasformato 4 stupendi riad in meravigliosi hotel “da mille e una notte”. Lorena, che insieme al marito è proprietaria di Riad Golfame. Ex agente di viaggi e con una forte passione per l’Africa in generale, conosce Marrakech come le sue tasche.

Anni fa, dopo un viaggio per giocare a golf, al rientro in Italia il marito le propose di acquistare un riad proprio lì: Lorena, che non si tira mai indietro su nulla, appoggiò la sua idea; d’altronde, avendo passato «una vita a vendere riad» ai clienti ne è diventata una vera esperta, ne conosce i punti forti e quelli deboli. Per lei sono fondamentali il racconto e il rispetto di usi e costumi ma anche la pulizia. Riad Golfame si trova nella zona nord della Medina, è un piccolo gioiello di 5 camere in cui si respirano atmosfere marocchine e orientali; diviso in due strutture con due cortili separati, in uno è presente una grande piscina. I toni dell’arredamento sono piuttosto scuri: prevalgono il legno scuro e il grigio, ma anche sfumature dorate e argentate. Il nome del riad richiama proprio la passione del marito per il golf. Cinzia, che insieme all’amica Lorella gestisce il Riad Les Ammonites. Il riad è nato da una storia di grande amicizia: nel 2005, dopo un viaggio a Marrakech, Cinzia e suo marito tornano in Italia con il sogno di acquistare un riad; condivide l’idea con Lorella e le due subito si lanciano in quest’avventura. Dopo aver lavorato per 30 anni nel mondo dei tour operator, quindi, si è licenziata per dedicarsi esclusivamente al suo riad per il quale nutre un amore incondizionato. Il Riad Les Ammonites ha 6 camere e una spa e si trova nel cuore della Medina.

Quello che si vuole trasmettere è l’idea di una vera casa dove gli ospiti possono rilassarsi e vivere un’autentica esperienza marocchina ma con un tocco di italianità. Ci sono molti riferimenti agli ammoniti, molluschi ormai estinti (anche la piscina è a forma di ammonite). Ogni camera è diversa dalle altre e ogni mobile è costruito da artigiani locali. Giorgio, proprietario del Riad K, elegante residenza marocchina di 5 suites che sorge a pochi passi dalla Piazza delle Spezie, uno dei luoghi più famosi della Medina. Ha viaggiato ovunque ma l’unico luogo in cui è sempre tornato più volte è il Marocco: da qui arriva, nel 2016, l’idea di acquistare una vecchia residenza marocchina e trasformarla in una «maison d’hotes». Ama il design e all’interno del suo riad ha messo tutte le conoscenze sul tema, creando uno stile che è un mix di italiano e marocchino tanto da definirlo un «riad chic», totalmente diverso da tutti gli altri che si trovano nella Medina. Il nome Riad K deriva dal nome Marrakech dove la k è al centro della parola, come il riad è al centro della Medina, che a sua volta è al centro della città. Daniela, la cui grande storia d’amore con suo marito Mustafà ha dato vita al Riad El Arco. Nata ad Orvieto, dopo gli studi Daniela si è trasferita in Spagna per lavoro e lì ha conosciuto Mustafà, un ragazzo che veniva da un piccolo paesino vicino Marrakech: il loro amore li porta presto a sposarsi e, come da tradizione, quando un ragazzo marocchino si sposa acquista un piccolo pezzo di terreno in Marocco. Decidono di comprare le mura di un riad e di ricostruirlo completamente.

Da qui nasce El Arco, un tipico riad marocchino di 9 camere con dei tocchi moderni che si trova nella zona centrale della Medina, vicino alla piazza principale Jamal El Fna, e al cui interno si respira grande tranquillità. Il progetto di ricostruzione è stato affidato a lavoratori del posto e artigiani locali di grande esperienza; per le decorazioni sono stati utilizzati i materiali della tradizione, arabeschi e gessi bianchi offrono agli ospiti un’autentica esperienza marocchina.

Torna in alto