
“Un album di dediche: a Roma, a mia madre, ai miei grandi amori e ai miei amici. A tutte le persone che in qualche modo hanno arricchito il mio cammino nella musica. Un album che esplora l’amore in tutte le sue manifestazioni”. Achille Lauro presenta così il suo nuovo lavoro ‘Comuni mortali’, in uscita il 18 aprile per Warner Music Italy: dodici brani che rivelano l’essenza cantautoriale dell’artista. Per l’inaugurazione dell’album, Lauro ha scelto appositamente Roma, definita “il filo conduttore del progetto. È la città che mi ha cresciuto, è stata amica, amante e a volte anche nemica.” Migliaia di fan, ignari della pioggia, si sono radunati in Piazza di Spagna per partecipare a un live inatteso. Inoltre, Achille Lauro, che aveva annunciato l’intenzione di comporre una canzone per Mina, rivela: “Non l’ho ancora inviata ma ce l’ho ed è qualcosa di speciale”.
“Non faccio altro che rubare dalla realtà le immagini che vedo, i ritratti delle persone e dei luoghi”, afferma Lauro, che spiega il significato del titolo dell’album: “‘Comuni mortali’ sintetizza ciò che siamo tutti, la fragilità dell’essere umano, il fatto di essere tanto umani, tanto vulnerabili e allo stesso tempo tanto simili.” Un disco che racconta un artista più maturo e consapevole, che osserva la periferia “con gli occhi di chi conosce le sue drammatiche conseguenze.” Lauro mette in risalto l’importanza di un’educazione a 360 gradi per i giovani, che abbraccia l’ambito scolastico, sentimentale, finanziario e familiare, oltre a incoraggiarli a seguire le proprie passioni.
“Personalmente, sono grato per la mia vita avventurosa perché in fondo conosco entrambi i lati della medaglia: chi non ha nulla e chi vive sognando, e questo è un grande privilegio”, assicura. L’album, creato tra Los Angeles e New York, ha permesso all’artista di riflettere su se stesso “lontano dalle logiche commerciali che talvolta possono essere dannose per gli artisti.” Oggi Lauro si sente soddisfatto del proprio cammino: “Attualmente sto vivendo un periodo splendido, di grande connessione con il pubblico, riuscendo a toccare diverse generazioni. Il mio percorso ha attraversato vari generi ma credo di aver mantenuto una coerenza d’anima.”
“Mi sento precisamente nel posto giusto al momento giusto”, ribadisce l’artista, aggiungendo che nell’album “c’è tanta verità e storie di sofferenza. Non è un progetto pensato per la radio. Non mi interessano i risultati se non per le persone che mi seguono e che ci aspettano ai live. Non inseguito più i numeri, le canzoni estive, quelle divertenti: non mi importano. Mi rileva solo lasciare un segno importante nel cuore delle persone. Mi piace pensare di creare qualcosa che duri.”
La traccia principale, ‘Amor’, prevista per venerdì, racconta l’amore sotto il cielo notturno di una Roma che abbraccia due innamorati (“abbracciami Roma prima di addormentarci stasera”, canta Lauro). “È una canzone che può essere dedicata ai grandi amori, quelli che non si spengono: è un vero grazie”, dichiara Lauro. Tra le dediche speciali spicca quella per la madre, rappresentata nel brano ‘Cristina’: “Mia madre è parte integrante di questa storia e trovavo splendido dedicare qualcosa anche a lei. Il pezzo è stato composto in dieci minuti, sentivo di avere qualcosa di importante da comunicare. Brani così ne scrivi uno o due e questo è un vero gioiello della mia carriera. Mamma? Lei non l’ha ascoltato, lo farà al momento dell’uscita dell’album.”
La copertina, catturata dai fotografi internazionali Luigi & Iango, raffigura il volto di Achille Lauro insieme a quello di una farfalla, simbolo ricco di significato in molte culture: rappresentazione di vita, morte, ma anche di immortalità, così come immortale è il passaggio dei comuni mortali sulla Terra, destinato a rimanere per sempre nella memoria dei propri cari. “Mi affascinava questa contrapposizione tra vita e morte, il ciclo vitale della farfalla che emerge da un bozzolo…”
Achille Lauro diventa qualcosa di straordinario, un evento unico che si svolge in un solo giorno e rappresenta perfettamente la frenesia della vita moderna che viviamo oggi. L’artista si esibirà dal vivo al Circo Massimo il 29 giugno e il 1 luglio, per poi continuare il suo tour nei palazzetti a partire da marzo 2026.
I nuovi brani, insieme ai classici della sua carriera, saranno presentati durante le due date esaurite al Circo Massimo, e successivamente il tour proseguirà in diverse città italiane. Si partirà da Eboli e si toccheranno anche Roma, Bari, Padova, Torino, con due date a Milano, e infine Bologna e Firenze. Per il concerto al Circo Massimo, si stanno apportando miglioramenti significativi alla musica, agli arrangiamenti e alla formazione. “Voglio che le persone tornino a casa con un’esperienza emotivamente intensa”. Una possibile terza data? “La stiamo considerando, ma probabilmente non la annunceremo ora; intendiamo riservare un annuncio su qualcosa di ancora più straordinario. Non vogliamo essere esagerati. Questo sarà un anno pieno di sorprese e arriverò al 2026 con moltissima musica”.
Achille Lauro condivide anche aspetti della sua vita privata. Riguardo all’amore, afferma: “So cosa significa una relazione molto lunga e comprendo appieno il vero significato dell’amore. Per me, l’amore è incondizionato, va dato senza aspettative, è qualcosa che trascende le relazioni. Avere una relazione è un’altra faccenda, che sinceramente non ho; mi sento a mio agio da solo”. Sul desiderio di diventare padre, dichiara: “Mi piacerebbe molto avere un figlio, ma ci sono molte cose che desidero affrontare prima, e deve essere un passo che valga davvero la pena fare. Un figlio deve essere la conseguenza di una decisione importante, non è una questione di ‘desidero avere un figlio perché ho 35 anni’, almeno per quanto mi riguarda. Quindi… si vedrà”.
Infine, parlando del cinema, rivela: “Sto collaborando con un importante produttore cinematografico, poiché ho scritto diverse opere”. Non si tratta però di progetti come attore: “Sono più incline a riflettere, quindi ho redatto varie idee e sto interagendo con un produttore per capire come realizzarle”. Alla domanda se ci saranno novità a settembre a Venezia, risponde: “No, a settembre a Venezia… ci vorrà tempo. Queste idee hanno bisogno di tempo per svilupparsi. Sono un perfezionista e mi piacerebbe realizzare qualcosa di veramente significativo”.