Oscar 2022, cerimonia presentata da tre donne: Wanda Sykes, Amy Schumer e Regina Hall

Per la prima volta la notte delle stelle sarà tutta al femminile. A riportare la notizia in esclusiva è Variety, che si è basata su diverse fonti. Grande novità di quest’anno è anche la possibilità per gli utenti di Twitter di votare il film preferito. Quello più votato non avrà una categoria formale ma, come scrive Hollywood Reporter, “aprirà la strada a film snobbati, come Spider-Man: No Way Home”

Sono state scelte le conduttrici della notte degli Oscar 2022, per la prima volta tre donne chiamate ufficialmente a presentare lo show più importante dello spettacolo: Wanda Sykes, Amy Schumer e Regina Hall saranno le tre personalità femminili che faranno gli onori di casa sul palco della notte delle stelle più attesa di tutto l’anno, come ha riportato in esclusiva Variety, riportando quanto gli è stato dichiarato da diverse fonti. La notizia dovrebbe venire ufficializzata nelle prossime ore poiché per adesso le attrici sopracitate sono nella fase delle trattative finali. Ma dato che Variety è considerata all’unanimità la “Bibbia dell’Intrattenimento”, la loro presenza alla 94a edizione degli Academy Awards è ormai data per certa, anzi per certissima…

Hanno una grande esperienza nella presentazione di show: Schumer ha condotto gli MTV Movie Awards nel 2015; Hall i BET Awards nel 2019; Sykes i GLAAD Media Awards 2018 ed è nota per i suoi talk show, seguitissimi oltreoceano.

Come attrici, si tratta di nomi che si sono specializzati nel filone comedy.

Wanda Sykes nel 2005 ha recitato con Jane Fonda e Jennifer Lopez in Quel mostro di suocera; Amy Schumer nel 2015 ha scritto e interpretato Un disastro di ragazza; Regina Hall è famosa per aver ricoperto il ruolo ricorrente di Brenda nella saga horror-comedy di Scary Movie. Recentemente ha recitato nella serie ine Perfect Strangers 

A produrre l’evento sarà Will Packer, produttore statunitense il cui nome era stato già annunciato a ottobre 2021.

Packer era in trattative con l’attore americano Jon Hamm, che avrebbe voluto avere come presentatore (per la quarta volta). Ricordiamo che Hamm è l’interprete del mitico Don Draper, il protagonista della serie televisiva Mad Men, ruolo grazie al quale nel 2008 e nel 2016 è stato insignito di due Golden Globe per il miglior attore in una serie drammatica e nel 2015 di un Premio Emmy.

Oltre a Jon Hamm, Will Packer aveva esteso l’invito anche ad altri precedenti conduttori, tra cui Chris Rock e Steve Martin. Il mitico divo statunitense, vero e proprio mostro sacro della commedia (è al al sesto posto nella classifica dei cento migliori comici di tutti i tempi redatta da Comedy Central) ha preso parte recentemente nella serie televisiva Murders Only in the Building, al fianco degli attori Selena Gomez e Martin Short, motivo per cui è tornato in auge tra il grande pubblico.

Ma la scelta alla fine è ricaduta su queste tre ottime attrici, intelligenti, ironiche, piene di talento e di energia. Oltre che donne, dettaglio da non sottovalutare. Due donne afroamericane e una bianca, tutte quante non giovanissime, passateci il termine mature sotto ogni aspetto, sia come esperienza sia come età: nello showbiz in cui, secondo le accuse delle stesse quote rosa che ne fanno parte, dopo gli anta bisogna sgomitare per ottenere un ruolo, se sei donna, questa scelta è senz’altro figlia dei tempi in cui la diversità e l’inclusività di genere, di etnia e anche di età sono ormai diventate imprescindibili.

Ricordiamo che dal 2019 la cerimonia degli Oscar non ha un presentatore e che quest’anno si sarebbe dovuti tornare a quella tradizione, quella del presentatore unico (almeno così alcuni credevano).

Non succede dall’edizione del 2018, che aveva visto partecipare Jimmy Kimmel come conduttore solista.
Tuttavia anche in questo caso, benché i conduttori siano triplicati, sarà ciascuna delle tre presentatrici a occuparsi da sola di una delle tre parti di cui si comporrà l’evento, della durata di circa un’ora l’una. Dunque sarà come avere tre presentatrici soliste, alla fine.

Il motivo per cui in questi anni si è scelto di non avere un solo nome che tirasse le fila di tutto lo show è da ricercare in ciò che accade nel 2019, quando fu scelto come presentatore l’attore, comico e produttore Kevin Hart. Verso la fine del 2018, quando l’Academy annunciò il suo nome per condurre la notte degli Oscar del 24 febbraio 2019, il web si è scatenato: Hart tra il 2009 e il 2011 aveva espresso su Twitter alcune idee considerate omofobe. Dopo che le proteste si sono levate, lui ha chiesto scusa attraverso alcuni video postati sul social network, rinnegando i commenti espressi in precedenza e assicurando di essere totalmente cambiato. Tuttavia le polemiche non si sono affatto arrestate e il 7 dicembre 2018 l’attore ha rinunciato a condurre la cerimonia degli Oscar.

Da allora l’Academy ha preferito non affidarsi a un solo conduttore ma piuttosto sempre a una tripletta di ospiti, come il trio comico formato da Tina Fey, Amy Poehler e Maya Rudolph che aprì gli Oscar 2019 (il terzetto che di fatto prese il posto di Kevin Hart nell’anno in cui formalmente non c’è stato nessun presentatore. Tina Fey ed Amy Poehler hanno invece presentato eccome i Golden Globe 2019).

Scegliere più personaggi viene considerato più facile e meno suscettibile al potenziale contraccolpo che un unico host potrebbe causare.

Tuttavia sui social network in queste ore molti commenti parlano dell’unico presentatore come di qualcosa di una portata diversa rispetto alla coppia, al trio o al gruppetto che sia. La potenza di un solo anfitrione è, a livello di showbiz, qualcosa senza pari. Perché l’unicità non dissipa le forze, insomma. È la legge del mattatore di Hollywood, probabilmente.

“Senza un conduttore, ci sono meno opportunità per lo spettacolo di produrre momenti virali e sulla bocca di tutti come il selfie pieno di star scattato dalla conduttrice Ellen DeGeneres nel 2014”, notano bene i giornalisti Kyle Buchanan e Nicole Sperling nel loro articolo apparso poche ore fa sul New York Times.

REGINA HALL

Nata nel 1970, Regina Hall è famosa al grande pubblico per il suo personaggio di Brenda, la best friend della protagonista della saga irresistibile di Scary Movie. Nonostante abbia studiato per diventare giornalista e abbia poi virato verso la carriera ecclesiastica, volendo diventare suora all’età di quarant’anni (ma le è stato detto che era troppo matura per fare il proprio ingresso in convento), si è poi data al grande schermo, prediligendo il genere comico. Recentemente ha recitato in Nine Perfect Strangers.

AMY SCHUMER

Amy Schumer è più giovane di 11 anni rispetto alla collega Regina Hall: nata nel 1981, è uno dei volti femminili comici più celebri su suolo americano. All’inizio si è specializzata in stand-up comedy, offrendo la sua vis comica davvero irresistibile, con un mix di irriverenza e zero peli sulla lingua che l’hanno resa un mito in patria.

WANDA SYKES

La più grande, anagraficamente parlando, di tutte e tre è Wanda Sykes, classe 1964. Nata com’è il 7 marzo, quando salirà sul palco della cerimonia degli Academy Awards avrà compiuto 58 anni da pochissimo. Oltre a essere un’attrice, è anche una sceneggiatrice. Si tratta di una delle prime autrici afroamericane a essere stata insignita di premi importanti, del calibro dell’Emmy. Di recente ha lavorato come interprete sul set di The Upshaw su Netflix e in The good Fight su Amazon Prime (visibili anche su Sky Q e tramite la app su Now Smart Stick).

SI POTRÀ VOTARE IL FILM PREFERITO SU TWITTER

Una grande novità di quest’anno è che gli utenti di Twitter potranno votare (fino al 3 marzo) il proprio film preferito del 2021.
Quello più votato non avrà una categoria formale ma aprirà la strada a film esclusi dall’Academy.
La pellicola che riceverà più consensi social sarà premiata durante la cerimonia degli Oscar, che si terrà il 27 marzo.
Di questa iniziativa ci dà notizia il magazine statunitense Hollywood Reporter,spiegando che si tratta del frutto di una collaborazione tra Twitter e l’Academy.

“Siamo entusiasti di collaborare con Twitter per aiutare a creare un pubblico digitale coinvolto ed entusiasta in vista della cerimonia di quest’anno”,  ha dichiarato Meryl Johnson, Vp digital marketing dell’Academy.

“Twitter è il posto dove stare durante i grandi eventi e gli Oscar sono uno dei più grandi motori di conversazione ogni anno”, ha aggiunto Sarah Rosen, responsabile delle partnership spettacoli del microblog creato nel lontano 2006 da Jack Dorsey.

“Il film più votato dagli utenti di Twitter non avrà una categoria formale degli Oscar ma aprirà la strada a pellicole snobbate dall’Academy come Spider-Man: No Way Home”, chiosa l’Hollywood Reporter.

Gli utenti del social network dell’uccellino blu potranno votare fino al 3 marzo, twittando i propri titoli preferiti con l’aggiunta dell’hashtag #OscarsFanFavorite.

Sarà possibile perfino votare la scena preferita del 2021, questa volta usando un diverso hashtag: #OscarsCheerMoment.
La sequenza che riscuoterà il maggior successo in rete verrà mostrata durante la premiazione. 

Sarà possibile esprimere la propria preferenza fino a 20 volte al giorno, inoltre tre utenti di Twitter che parteciperanno all’iniziativa per votare il film social del cuore verranno selezionati per un viaggio tutto pagato a Los Angeles e presentare un premio Oscar alla prossima edizione della cerimonia, quella che si terrà nel 2023!

Ecco perché l’Academy aveva lanciato il sondaggio social su Twitter, quello con cui votare il nome che avremmo voluto presentasse la notte degli Oscar! Era già senz’altro stata siglata la partnership tra il social network e l’Academy. 

Exit mobile version