Forse al pubblico di Rai 2 non frega nulla della divulgazione musicale. Perché non si è puntato su Rai 3?

(di Tiziano Rapanà) Non sarà mica che al pubblico di Rai 2 della divulgazione musicale non gliene freghi nulla? Guardiamo gli ascolti di due programmi con le simili intenzioni: StraMorgan e Gli occhi del musicista. StraMorgan, con Morgan e Pino Strabioli, andato in onda lo scorso aprile, ha avuto una media non proprio altina di share del 4,37% (fonte: Affaritaliani.it). Gli occhi del musicista, di Enrico Ruggeri, ha fatto il suo debutto (lo scorso martedì) con un debole 2,7% di share. Entrambi i programmi meritano attenzione, perché fanno il vero servizio pubblico. Tuttavia, la domanda sorge spontanea: perché due lavori pregevoli del narrare la musica non sono andati in prima serata su Rai 3? Il pubblico di Rai 2, abituato alle atmosfere più ridanciane di Bar Stella o del late show di Cattelan, probabilmente non mostra coinvolgimento per il racconto della nostra grande musica d’autore. Ruggeri, martedì, ha fatto un bel lavoro storiografico su Luigi Tenco. Si è evitata la solita bolsa e retorica ecografia emozionale, tutta pancia, tipica di certe malevoli ambizioni nazionalpopolari. Qui si fa tv seriamente, che tuttavia è più adatta per l’architettura creativa della terza rete. Poi questi programmi non diranno mai nulla del talento eccelso di Mario Abbate, ma questa è un’altra storia (e a Ruggeri bisogna riconoscere il merito di essere uno dei pochissimi ad omaggiare il genio di Paolo Morelli).

tiziano.rp@gmail.com

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