“Gli Iperborei”, l’esordio narrativo di Pietro Castellitto

PIETRO CASTELLITTO, GLI IPERBOREI (BOMPIANI, PP 214, EURO 18,00). Pietro Castellitto esordisce nella narrativa con ‘Gli Iperborei’ che sarà in libreria il 20 ottobre per Bompiani. Un romanzo potente con un gruppo di amici, una vacanza in barca, una grande festa sotto le stelle.
Ma anche una cucciolata di cani scomparsa, la cicatrice recente di un’operazione, un ristorante che fallisce.
Stella Marraffa, Guenda Pech, Poldo Biancheri, “Ciccio” Tapia e Aldo hanno quasi trent’anni, corpi sagomati dalla palestra, vestiti alla moda, vivaci profili instagram, sigarette elettroniche tra le dita e strisce di coca nascoste tra le Fruittella. Solo pochi anni prima erano la scimmietta, il leone, il canguro nella recita di fine anno alla scuola inglese, e ancora lo ricordano, come se la vita non fosse che la prosecuzione di quella messinscena. In platea, a guardarli, c’erano i genitori, che da ragazzi avevano portato i pantaloni a zampa e che ora reggono le sorti del Paese, che si ritrovano alle stesse feste anche se votano partiti opposti, che appartengono al club ormai inaccessibile di chi è cresciuto sognando un mondo migliore e poi si è accontentato di uno peggiore.
Stella, Guenda, Poldo, Tapia e Aldo hanno tutto ma si sentono in trappola, e questa è la loro estate, quella in cui vogliono trovare la via d’uscita. Poldo, voce narrante della loro sfida, ha portato con sé in barca un libro di Nietzsche che sembra parlare di loro: “Guardiamoci in viso: noi siamo Iperborei…
Abbiamo trovato l’uscita per interi millenni di labirinto. Oltre il nord, oltre il ghiaccio e la morte: la nostra vita, la nostra felicità…”.
Nato a Roma nel 1991, Pietro Castellitto ha esordito come attore a tredici anni, è laureato in Filosofia e nel 2020 è approda nelle sale con il primo film da lui stesso interpretato, scritto e diretto: I predatori, con cui ha vinto il premio Orizzonti per la miglior sceneggiatura alla 77/ma Mostra del Cinema di Venezia, il David di Donatello e il Nastro d’argento 2021 come miglior regista esordiente. Tra i suoi ruoli principali quello del Secco ne La profezia dell’armadillo e quello di Francesco Totti nella serie televisiva Sky Speravo de morì prima. E’ tra i protagonisti di Freaks out, il nuovo film di Gabriele Mainetti arrivato in sala a settembre 2021.

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