Brizzi, un film tra amicizia e autobiografia

‘Se mi vuoi bene’, in sala dal 17 ottobre con Medusa, è la realizzazione di un sogno personale di Fausto Brizzi, quello di girare una dramedy, una commedia con toni drammatici e, in questo caso, con risvolti favolistici. Ma è anche un un lavoro sull’amicizia che ti salva e in parte autobiografico. “Siamo in un’epoca in cui sembrano contare più gli emoticon di tutto  Invece bisogna uscire di casa e andare a trovare gli amici”, dice il regista.
Il film, tratto da un libro omonimo di Brizzi del 2015, mette in campo un mega cast con al centro Diego (Claudio Bisio), avvocato di successo che sta attraversando un periodo di depressione cronica (vuole morire). Un giorno, però, incontra Massimiliano (Sergio Rubini), proprietario di un eccentrico negozio di Chiacchiere, che non vende nulla, ma accoglie chiunque entri con grande amicizia. Un luogo magico dove Diego capisce che, per uscire dalla sua palude emotiva, deve solo fare del bene a tutti i suoi cari: parenti e amici. Le cose non vanno come ha immaginato, ma alla fine, come accade nelle favole, non tutto è davvero perduto. Queste alcune persone che entrano nel campo di interesse di Diego: Luca (Dino Abbrescia), suo amico storico; Laura (Lorena Cacciatore), figlia di Diego e donna troppo in carriera; Olivia (Valeria Fabrizi), mamma di Diego circondata da gatti; Edoardo (Flavio Insinna), amico di Diego anche troppo entusiasta; Simona (Susy Laude), amica di Diego; Giulia (Maria Amelia Monti), ex moglie di Edoardo e proprietaria di una libreria; Loredana (Lucia Ocone), mamma single e un po’ Bridget Jones; Daniela (Elena Santarelli), barista super-tatuata e Alessandro (Gian Marco Tognazzi), tassista e artista allo stesso tempo. “Quante volte un regista – dice Fausto Brizzi – può dire la frase ‘questo è il film che volevo fare da tanto tempo’? Ho scelto un mio romanzo che amavo nato in coincidenza della morte di mio padre e la nascita di mio figlio. Un libro che ha un tono in Italia davvero poco frequentato. Negli Usa lo chiamano dramedy, in Francia comédie dramatique, è il genere che amo di più e che forse ho sfiorato solo col mio esordio ‘Notte Prima Degli Esami’, non a caso il più autobiografico di tutti.”. “Intorno a me – continua Brizzi – ho scelto una squadra di attori amici, in primis Claudio Bisio, comunque per me un film terapeutico che spero faccia bene al cuore di chi lo vede”. Per il regista non è più il tempo di ‘Modalità aereo’, film che raccontava in parte il periodo successivo alla tempesta giudiziaria: “Oggi – dice – sono invece in modalità iperattiva. Ho appena finito le riprese de ‘La mia banda suona il pop’, film dal taglio squisitamente comico che uscirà il 7 febbraio”. La depressione di cui si parla in Mi vuoi bene? “Non l’ho attraversata direttamente – spiega – ma ne sono stato spettatore. Se ti spezzi una gamba la gente lo capisce, se sei depresso no. In questo film c’è un po’ la soluzione che sta tutta nel cominciare a fare del bene alle persone che ci sono vicine”.

Francesco Gallo, ANSA

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