Non mi uccidere, quasi un Twilight italiano

Dal 21 in VOD film teen Andrea De Sica con Alice Pagani e Fasano

Un film di genere dall’animo esistenziale, ma anche un horror non-horror con derive fantasy, quasi un Twilight italiano. NON MI UCCIDERE, secondo film del talentoso Andrea De Sica – disponibile dal 21 aprile 2021 su tutte le piattaforme digitali (Apple TV app, Sky Primafila, Amazon Prime Video, Youtube) – ha insomma tante anime, come sottolinea lo stesso regista nelle sue filosofiche note di regia.

Girato tra Alto Adige e Roma con protagonisti Alice Pagani (Mirta) e Rocco Fasano (molto simile a Pattinson nei panni di Robin) – la prima conosciuta dal grande pubblico come Ludovica nella serie Netflix ‘Baby’ con la regia dello stesso De Sica, il secondo grazie alla serie ‘Skam Italia’ -, il teen movie racconta una storia d’amore oltre la morte.

Tutto inizia con questa coppia di ragazzi ventenni su un’auto in corsa su una strada di montagna, con Robin che guida ad occhi chiusi pilotato dalla sola voce di una spaventata Mirta, per nulla intenzionata a schiantarsi su una roccia o a volare in un dirupo. Che l’animo di Robin sia maledettamente votato alla morte insomma lo si capisce subito. Da qui, dopo qualche giorno, il loro suicidio di coppia nella speranza della resurrezione per vivere il loro eterno amore. E per la ragazza è poi vero risveglio nella speranza che Robin faccia altrettanto come le aveva promesso. Ma Mirta capisce ormai di essere diventata una creatura diversa che per sopravvivere si deve nutrire di carne umana e la sua adolescenza finisce con questo atto di rabbia e violenza. Il film, prodotto dalla Warner Bros e liberamente ispirato all’omonimo romanzo di Chiara Palazzolo (SEM Società Editrice Milanese), ha nel cast anche Silvia Calderoni, Fabrizio Ferracane, Sergio Albelli, Giacomo Ferrara e Anita Caprioli. Alla sceneggiatura, infine, Gianni Romoli, il collettivo GRAMS e lo stesso Andrea De Sica.

“Credo che questo film sia fondamentalmente un thriller romantico, una storia amore dove l’innamoramento ha contorni sfumati. Non ho mai avuto Twilight come reference – aggiunge il regista -, qui c’è più violenza e una protagonista tutta femminile che a un certo punto deve sbranare per accettarsi, per crescere”. “Mirta inizialmente è molto dolce ed è protetta dalla sua famiglia – dice invece Alice Pagani nata ad Ascoli Piceno nel 1998. – Scopre poi la vita con Robin che la mette alla prova. Da qui una lotta per diventare grande e sconfiggere i suoi mostri.
Insomma parte da vittima e diventa carnefice, una donna che sa rispondere e difendersi. La cosa divertente – conclude – è che durante le riprese sono diventata vegetariana. Ho pensato che in fondo mangiare gli animali è come essere mangiati a nostra volta da loro. Una cosa semplice che però mi ha bloccato”.

Infine, Rocco Fasano, classe 1993, spiega: “Per fortuna ho un fratello di diciotto anni che mi ha dato il giusto feedback sulla rabbia adolescenziale che si ha in quegli anni e che è una cosa molto attuale”.

Fonte: ANSA

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