«Harry fatica ad adattarsi alla nuova vita a Los Angeles». Parola di Jane Goodall

L’opinione della celebre primatologa, amica dei Sussex, sul principe Harry: «Credo che in questo momento la sua nuova vita gli risulti un po’ difficile»

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«Il principe Harry sta faticando ad adattarsi alla sua nuova vita a Los Angeles». Lo ha rivelato la Jane Goodall, primatologa britannica di fama mondiale, durante un’intervista a Radio Time. L’ottantaseienne scienziata, nota per le sue ricerche pioneristiche sugli scimpanzé, è molto amica dai Sussex che l’anno scorso l’hanno invitata a Frogmore Cottage. Goodall è stata anche tra le prime persone al di fuori della royal family a conoscere il piccolo Archie. E da quando Harry ha detto addio alla corona britannica per trasferirsi prima in Canada e poi in California è sempre «rimasta in contatto» con lui. «Sì, l’ho sentito. E credo che in questo momento la sua nuova vita gli risulti un po’ difficile».

Goodall ha anche svelato per la prima volta, al Daily Mail’s Weekend Magazine, un episodio che risale all’estate del 2019. Quando era a Frogmore Cottage a un certo punto le si avvicinò Meghan Markle con Archie in braccio. Lei coccolò il piccolo e poi gli fece fare il «saluto della regina», con la manina tesa: «Suppongo che dovrà imparare a farlo», aveva scherzato rivolgendosi ai Sussex. Ma il neopapà si era lasciato scappare un «no, Archie non crescerà così».

Lì per lì l’etologa non aveva dato peso a quelle parole: credeva che Harry si riferisse al trasferimento al Frogmore Cottage, al fatto che in campagna, lontano da Buckingham Palace, il figlio avrebbe una vita il più possibile «normale». All’epoca Goodall non poteva sapere che nel giro di qualche mese sarebbe cambiato tutto. Con l’addio di Harry e Meghan alla corona britannica, Archie non non solo non crescerà come un royal, ma nemmeno crescerà nel Regno Unito. L’annuncio ufficiale dell’addio alla famiglia reale britannica, diventato effettivo il 1° aprile scorso, è arrivato solo a gennaio. A quanto pare, però, Harry lo aveva in mente già dall’estate 2019.

Vanityfair

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