FEDERICO ZAMPAGLIONE: «TORNO DA MIA “MOGLIE”»

Il leader dei Tiromancino ha appena pubblicato l’album Nel respiro del mondo. Perché per il cantautore romano e regista di apprezzati film horror è giunta l’ora di tornare (finalmente) a casa

zampaglioneFederico Zampaglione dice che «la musica è mia moglie, il cinema la mia amante». Per il cantautore romano e regista di apprezzati film horror è giunta l’ora di tornare a casa: «La musica mi ha ripreso ed è scattata una nuova, grande passione». Il leader dei Tiromancino è appena uscito con il nuovo disco Nel respiro del mondo. Un album bello, lui stesso lo definisce «il più completo che abbia mai fatto».

Nel primo singolo Piccoli Miracoli canta: «La tua libertà è diventata la tua prigione». Quali sono le prigioni?
«Quelle che noi stessi ci creiamo, per l’insicurezza e la paura. Siamo spaventati da ciò che non siamo e ci sentiamo oppressi. Dovremmo imparare a ridere delle nostre debolezze: soprattutto le donne, che si torturano di più».
Nel disco ci sono due elementi ricorrenti: il mare e i treni.
«Piccoli miracoli l’ho scritta in Thailandia, gli altri pezzi in una casa al mare, d’inverno. Erano anni che volevo dedicare un album all’energia delle onde, che con il loro moto eterno fermano il tempo».
Un brano s’intitola L’ultimo treno della notte. I treni migliori della sua vita?
«L’amore e ovviamente la musica, che ha fato di me un uomo realizzato».
E se sua figlia Linda da grande volesse salire sullo stesso treno?
«Io non l’ho mai spinta, ma già a sei anni è molto appassionata di musica: la trovo sempre con l’iPad o al computer che ascolta canzoni e guarda video. Le piace anche ballare, è una performer nata».
Per curiosità, che musica ascolta?
«Un po’ di tutto: sono riuscita a farle ascoltare anche classici del rock, da Jimi Hendrix ai Led Zeppelin. Le piace molto l’R&B e non disdegna la musica italiana: cose mie oppure Lucio Dalla che chiama “nonno Lucio” e Vasco Rossi, che chiama “nonno Vasco”».
In casa com’è l’equilibrio con la sorella Rosa, che Claudia ha avuto da una precedente relazione?
«C’è armonia: ogni tanto le bambine litigano, però si vogliono bene, a dimostrazione del fatto che se ci si ama le cose si smussano in modo naturale».
Non così con suo fratello Francesco, che nei mesi scorsi ha lasciato nuovamente il gruppo dopo una «litigata furiosa», come ha scritto su Facebook.
«Tra di noi è strano: andiamo d’accordissimo sulle musiche dei film ma, quando lavoriamo per i Tiromancino, litighiamo. Io però gli voglio un bene dell’anima».
Con sua figlia riesce a essere severo?
«Linda ha un carattere forte e ogni tanto va rimessa in riga. Io sono il poliziotto cattivo e Claudia quello buono».
Due anni fa, su un set, Claudia era vestita da sposa. Lei è arrivato e avete scattato una foto-burla. Mai avuto voglia di sposarvi davvero, anche per zittire le malelingue che puntualmente parlano di crisi?
«Ci abbiamo pensato, ma quando vivi insieme da tredici anni e hai fatto un figlio, ti senti più che sposato. E il gossip fa parte del gioco: sotto i riflettori ti devi prendere anche quello che ti urta».
A lei urta riascoltare i suoi dischi.
«Vero, perché hanno senso solo quando li fai: poi la vita va altrove, le cose cambiano. Non sono nostalgico, non guardo neanche le vecchie fotografie: il presente è l’unica cosa che esiste veramente».

Vanity Fair

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