MARINELLI PROVA A CANTARE DE ANDRÉ NEL BIOPIC PIACIUTO A DORI GHEZZI

“Principe libero” è il titolo del film tv diretto da Luca Facchini

Da tempo circolava l’idea di un film biografico su Fabrizio De André, l’indimenticato cantautore genovese che adesso viene interpretato da Luca Marinelli nel biopic Principe libero, al momento in lavorazione a Genova, nel centro storico e tra Boccadasse e Albaro.
Andrà in onda su Raiuno tra la fine del 2017 e i primi mesi del 2018. Firma la regia Luca Facchini, che si è messo in luce con A Farewell to Beat, dove raccontava l’ultimo viaggio americano di Fernanda Pivano, traduttrice, giornalista e assidua collaboratrice di «Faber», col quale creò l’adattamento dell’Antologia di Spoon River.
Tutto torna, quindi. Dietro la sceneggiatura, che pare sia piaciuta perfino a Dori Ghezzi, vedova di De André molto brava a tenere accesa la fiaccola sotto l’icona del marito, per lei «punto fermo come Pasolini, in un paese come l’Italia», compaiono le penne di Giordano Meacci e Francesca Serafini, autori di Non essere cattivo, il cui protagonista era Luca Marinelli. Ancora una volta, il cerchio delle collaborazioni collaudate si chiude. Naturalmente l’attore romano, che ha dato prova delle sue capacità canore in Lo chiamavano Jeeg Robot, interpretando il personaggio dello Zingaro (eseguiva versioni personali di Un’emozione da poco di Anna Oxa e di Non sono una signora di Loredana Berté) dovrà cantare alcuni brani. Il che, del resto, ha già fatto il collega Claudio Santamaria, nella fiction Rai dedicata a Rino Gaetano. Per impersonare Dori Ghezzi è stata scelta Valentina Bellé, vista nella serie tv dedicata ai Medici: all’occasione l’attrice tingerà i capelli di biondo, per somigliare alla cantante che è stata al fianco di Fabrizio. Il set di Principe libero verrà aperto, per due settimane, anche in Sardegna. Dove il cantautore venne sequestrato, con la moglie, nella sua villa di Tempio Pausania la sera del 27 agosto 1979 (Renzo Piano ha intitolato Piazza Faber nel centro di Tempio Pausania).
La coppia, prigioniera ai piedi del Monte Lerno, fu liberata il 22 dicembre dello stesso anno, dietro il pagamento d’un riscatto di 550 milioni di lire. Non è la prima volta che De Andrè arriva sugli schermi: nel 2015 Microcinema ha distribuito il docufilm in due parti di Gianfranco Cabiddu Faber in Sardegna & L’ultimo concerto di Fabrizio De André. Considerato uno dei grandi maestri del songwriting italiano, fu il primo a infrangere i dogmi della canzonetta. Di lui il poeta Mario Luzi ha scritto: «Ha una storia e morde davvero». E adesso quella storia vivrà al cinema.

Cinzia Romani, il Giornale

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