Rupert Murdoch vuole acquistare la CNN? Così dicono i rumors

Il magnate smentisce. Lettera dei democratici all’Antitrust

Rupert Murdoch vuole comprare la Cnn, e il sospetto è che dietro questa manovra ci sia il presidente Trump. La voce è stata indirettamente smentita dal proprietario della Fox, ma resta il tema più caldo e discusso nel mondo dei media Usa.

Nell’ottobre del 2016, quando alla Casa Bianca c’era ancora Obama e Hillary Clinton sperava di prendere il suo posto, il colosso delle telecomunicazioni AT&T aveva offerto 85,4 miliardi di dollari per comprare Time Warner, compagnia proprietaria della Turner Broadcasting che gestisce la televisione di notizie di Atlanta. La pratica quindi era passata nelle mani del dipartimento della Giustizia, che doveva stabilire se avrebbe violato le regole antitrust. Durante la campagna elettorale Trump si era scontrato spesso con la Cnn, definita «Fake News Network» e accusata di essere una televisione liberal determinata ad abbatterlo. Quindi si era schierato contro la fusione con AT&T, dicendo che se avesse vinto l’avrebbe bloccata. Anche Murdoch, sostenitore di Donald, aveva preso la stessa posizione, perché temeva la concorrenza del nuovo colosso. Dopo l’elezione, i portavoce del presidente si sono scontrati spesso con il corrispondente dalla Casa Bianca Jim Acosta, e a luglio scorso lo stesso Trump aveva ritrasmesso via Twitter il video di un match di wrestling in cui lui assaliva e sbatteva a terra un uomo che al posto del volto aveva il logo della tv fondata da Ted Turner.

Nei giorni scorsi il dipartimento della Giustizia ha fatto sapere che non è favorevole all’acquisto di Time Warner da parte della AT&T, perché creerebbe una posizione dominante svantaggiosa per i consumatori. Quindi Makan Delrahim, capo dell’ufficio antitrust, ha suggerito che Time Warner venda DirectTV o Turner Broadcasting, cioè la Cnn, per ottenere il via libera del governo. Poco dopo la Reuters ha rivelato che Murdoch avrebbe chiamato il ceo della AT&T Randall Stephenson in due occasioni, il 16 maggio e l’8 agosto scorso, per chiedere se la tv di notizie fosse in vendita. Il capo della Fox ha poi smentito, facendo sapere che ha «zero interesse» in questa acquisizione, ma Stephenson ha confermato le due conversazioni e ha detto di aver risposto in maniera negativa: «Vendere la Cnn non avrebbe alcun senso. Se il dipartimento della Giustizia si opporrà alla fusione, noi siamo pronti a difenderla in tribunale».

Sospettando che Trump voglia forzare la cessione della tv di Atlanta per farla passare nelle mani del suo alleato Murdoch, otto senatori democratici hanno scritto una lettera a Makan Delrahim, sollecitandolo ad opporsi a qualunque interferenza della Casa Bianca nelle decisioni dell’antitrust. Sabato Donald ha negato di aver fatto pressioni, ma ha ribadito di essere contro la fusione. Delrahim ha smentito di aver avuto contatti con la presidenza, ma ha confermato di non condividere la posizione della AT&T, secondo cui l’acquisto di Time Warner sarebbe indispensabile per poter competere contro rivali tipo Amazon, Google, Facebook e Netflix.

Il braccio di ferro è molto delicato, per ragioni tanto politiche quanto industriali. Sul piano politico, anche prendendo per buone tutte le smentite ufficiali e ufficiose, non c’è alcun dubbio che Trump sia in guerra con la Cnn, mentre non perde occasione per celebrare la Fox. Ovvio dunque supporre che non gli dispiacerebbe se la tv nemica fondata da Turner finisse nelle mani dell’alleato Murdoch. Sul piano industriale la questione è ancora più complessa, perché avviene sullo sfondo del dibattito in corso riguardo la posizione dominate dei colossi digitali come Facebook e Google, attaccati proprio dal proprietario della Fox per chiedere che condividano le risorse pubblicitarie e magari vengano costretti a dividersi. Nello stesso tempo, però, Murdoch punterebbe a comprare la Cnn, costituendo di fatto un monopolio dell’informazione televisiva 24 ore al giorno, con la sola eccezione della Msnbc. La contraddizione balza agli occhi a causa dello stesso comportamento passato della Fox, che nel 2014 aveva offerto 80 miliardi di dollari per comprare Time Warner, senza la Cnn, che aveva promesso di vendere proprio per evitare problemi con l’antitrust. Ora però alla guida di questo ufficio non ci sono più gli obamiani, ma un dipendente di Trump, e tutto può cambiare.

Paolo Mastrolilli, La Stampa

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