Perché il principe Carlo non si farà chiamare re Carlo III

Quando l’attuale sovrana Elisabetta II andrà in «pensione», sul trono d’Inghilterra potrebbe arrivare re Giorgio VII, che poi sarebbe sempre Carlo ma con un nome meno… sfortunato

Il principe Carlo d’Inghilterra, primo nella successione al trono, è destinato a diventare il prossimo sovrano del Regno Unito. Ma non si farà chiamare Carlo III. Come ha svelato a Hello! Dickie Arbiter, ex portavoce di Buckingham Palace, il settantunenne, il cui nome completo è Carlo Filippo Arturo Giorgio, quando sarà incoronato potrebbe scegliere uno dei suoi secondi nomi. L’ipotesi più probabile è che si faccia chiamare Giorgio VII, in memoria di suo nonno Giorgio VI, morto nel 1952, uno dei sovrani più popolari della storia britannica e padre della regina Elisabetta II.

Il cambio del nome al momento della salita al trono è una tradizione iniziata nel 1837 con la regina Vittoria, che si chiamava Alessandra. Quattro degli ultimi sei sovrani hanno cambiato nome: ad esempio Edoardo VIII era conosciuto come principe David prima di diventare re e Giorgio VI in realtà si chiamava Alberto. Nel caso di Carlo, tuttavia, la trasformazione in Giorgio (o Filippo, o Arturo) sarebbe dettata (anche) da ragioni scaramantiche.

Il nome Carlo, come ha spiegato The Times, viene infatti considerato sfortunato per un sovrano britannico. Carlo I d’Inghilterra fu decapitato nel 1649 dopo la guerra civile che vide l’instaurazione di una effimera Repubblica guidata da Oliver Cromwell. Quanto a suo figlio Carlo II, salito al trono nel 1660 dopo 18 anni in esilio, è ricordato soprattutto per le numerose amanti, fra cui la venditrice di arance Nell Gwyn.

Infine il pretendente al trono che nel 1746 fu sconfitto nella battaglia di Culloden aveva assunto il nome di Carlo III, proprio quello che dovrebbe adottare il principe di Galles se mantenesse il proprio nome di battesimo.

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VanityFair

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