Lady Gaga è accusata di plagio: “Shallow? Mia!”

C’è un’accusa di plagio ai danni di Lady Gaga, nel mirino è finita la canzone che ha vinto l’Oscar come miglior brano originale

Questa volta a finire nel mirino non è la vita personale di Lady Gaga. Dopo gli scandali legati a una possibile relazione con Bradley Cooper, l’artista rischia una causa multimilionaria. La cantante è stata accusata di plagio da un artista semi-sconosciuto per aver rubato alcune note di “Shallow“, la canzone che vinto l’Oscar come miglior brano originale e che ha fatto da colonna sonora al film “A Star is Born“.La notizia della controversia legale è stata riportata da Il Fatto quotidiano il quale afferma che Steve Rosen avrebbe denunciato l’artista perché colpevole di aver copiato la sua “Almost”. Poche le note che sarebbero legate al misfatto, ma sufficienti per portare in tribunale Lady Gaga. Sulla questione è sceso in campo Orin Snyder, il legale della Germanotta, il quale afferma di non essere affatto spaventata dalla denuncia. “Lei ha coraggio e integrità di alzarsi in piedi e reagire. La successione delle note è stata già usata diverse volte in molti brani, come anche un brano dei Kansas dato 1978”.Ma Steve Rosem ora chitarrista in un gruppo di Nashville, non sta al suo posto e fra le pagine di Page Six, risponde a quanto è stato rivelato dal legale di Lady Gaga. “Ho tentato di risolvere amichevolmente la questione molto tempo fa – rivela -. Ho fatto richiesta di un rapporto musicale di un esperto che potesse mettere a confronto i due brani, ma dalla Gaga non ho avuto nessuna risposta in merito”.Il brano “originale” è stato scritto nel 2012, quello di Lady Gaga invece è stato redatto solo nel 2016 ma pubblicato poi a ridosso del film. Nonostante le due similitudini sono palesi, è difficile che la causa possa andare in porto. Secondo la legislazione americana, o chi è accusato ammette di aver copiato oppure l’accusa deve dimostrare l’effettiva somiglianza tra i due testi. Di questo passo la causa finirà in un nulla di fatto.

Carlo Lanna, ilgiornale.it

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