La7 riporta Corrado Guzzanti in tv: cartolina satirica dopo “Otto e mezzo”

L’annuncio di Urbano Cairo: dal lunedì al venerdì subito dopo il programma di Lilli Gruber, confermata fino al 2022. Striscia quotidiana anche per Makkox e prima serata per Zoro. Contratto rinnovato a Corrado Formigli e Giovanni Minoli

La7 ha fatto il colpaccio: riporta in tv Corrado Guzzanti. “Dopo Otto e mezzo con Lilli Gruber avremo una novità assoluta: il ritorno in tv di Guzzanti con una cartolina satirica, dal lunedì al venerdì, che sarà una cosa simpatica e divertente. Corrado è pronto per tornare sulla tv generalista con una cosa di grandissima qualità” annuncia Urbano Cairo alla presentazione dei palinsesti di La7 della prossima stagione. Complice il direttore Andrea Salerno, che ha firmato con Guzzanti tanti programmi di successo, il comico torna in tv. Andrà in onda da novembre a giugno (“anche se con Corrado tutte le varianti sono possibili”, aggiunge Salerno) non c’è ancora il titolo della trasmissione.

Con l’arrivo di Diego Bianchi (addio Gazebo, anche per lui è allo studio il titolo della trasmissione che debutterà a fine settembre) e la nuova ironica striscia di Makkox, La7 blinda i suoi volti popolari. “Abbiamo rinnovato il contratto con Lilli Gruber fino al 2022 con un contratto quinquennale come si fa con i calciatori a cui si tiene particolarmente” dice Cairo, lodando il programma quotidiano condotto dalla giornalista “diventato centrale per tutti i temi della politica. Abbiamo rinnovato il contratto – per tre anni – anche a Corrado Formigli: scadeva il 30 giugno”.

Se Enrico Mentana, con il suo TgLa7 è “centometrista e maratoneta” dice l’editore smentendo qualunque dissapore, Cairo ribadisce di non aver avuto contatti per arruolare Fabio Fazio. “Ho incontrato tra gennaio e giugno Beppe Caschetto (agente di Fazio, ndr), ma non abbiamo parlato di Fazio, non c’è mai stata nessuna proposta o offerta. Massimo Giletti? Lo stimo molto, è bravissimo. Fa una tv dove coniuga l’alto e a volte il basso, quando è il caso. È un grandissimo professionista. Ma noi non abbiamo avuto contatti neanche con lui”.

Una certa idea di tv” è lo slogan con cui La7 presenta la prossima stagione ancora dedicata all’informazione con un’attenzione speciale per i cinefili col il ciclo di film di Nanni Moretti che saranno introdotti dallo stesso regista. Fra le conferme l’importanza data alle news (La7 è la tv generalista che dedica più tempo all’informazione con in media 12 ore al giorno), confermati Bersaglio mobile e le Maratone di Mentana, così come Otto e mezzo di Lilli Gruber, il Faccia a Faccia di Giovanni Minoli, diMartedì con Giovanni Floris e Piazzapulita di Corrado Formigli.

Nuovi programmi per Luca Telese. David Parenzo e Gianluigi Paragone (“che però cambierà formula” dice Cairo “gli abbiamo chiesto di dedicarsi alle inchieste”) e prima serata per Diego Bianchi (Zoro) mentre Makkox avrà una striscia quotidiana prima del tg, alle 19.30 dal titolo Skroll. Torneranno in stagione anche Atlantide con Andrea Purgatori, la serie Grey’s Anatomy, Fuoco e fiamme, Omnibus, L’aria che tira, Coffee break, Tagada. Pop assicurato con Miss Italia in diretta da Jesolo condotta da Francesco Facchinetti.

A chi gli fa notare se La7 si sia spostata “a sinistra” con l’arrivo di Bianchi&co., Cairo risponde che “non è mai stata da nessuna parte. La rete a sinistra? Noi continueremo a fare una tv di approfondimento, credibile, che vada a intercettare i cambiamenti della società in modo nuovo”. Nostalgia di Maurizio Crozza? “Crozza ha fatto una sua scelta” risponde Cairo “no, non abbiamo nostalgia di lui”.

Tv generalista in crescita (La7 e La7d conquistano il 3,70 per cento di share nel totale giornata), La7 riconquista punti anche per la pubblicità. “Nel primo trimestre abbiamo avuto il segno meno”, ammette Cairo “ma il secondo è in ottimo miglioramento con un buon maggio e ancora un migliore giugno. La tendenza è positiva, quindi siamo contenti. Non c’è nessun tipo di idea di vendere La7, non ci sono clausole che tengano. La tv è una parte importante e complementare di un gruppo che ha quotidiani, periodici e Internet”.

Silvia Fumarola, la Repubblica

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