I Ferragnez, risorti con la quarantena

Chiara e Fedez, risorti con la quarantena: dalle stalle alle stelle del consenso social, dopo la raccolta fondi, la battaglia al revenge porn e la partecipazione a “Milano aiuta”

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è fedez-e-ferragni.jpg

Chi l’avrebbe mai detto che un periodo così difficile e drammatico per il paese avrebbe anche capovolto alcuni equilibri all’interno dello showbiz. E non stiamo parlando di coppie scoppiate, causa convivenza forzata, o di amori nati in cattività, ma di personaggi che con la quarantena e tutto il suo corollario di iniziative, appelli, raccolte fondi, hanno ribaltato la loro immagine, passando dalle stalle alle stelle del consenso social.

Stiamo parlando dei “Ferragnez”, alias Fedez, uno dei primi rapper miracolati da youtube, poi divenuto nazional-popolare come giudice di X Factor e Chiara Ferragni, l’influencer più famosa e ricca d’Italia.

Due ragazzi che – piacesse o meno- si sono fatti da soli, costruendo la propria ricchezza e popolarità dal nulla. Di Rozzano, periferia difficile milanese, lui, più benestante ma non certo blasonata di nascita lei, sono stati capaci di creare un impero economico impensabile, a nemmeno 30 anni. Due autentici self made man and woman, ma che proprio per la loro eccessiva visibilità e ostentazione sui social, divenuta quasi insopportabile con la convivenza prima, il matrimonio poi, la nascita del figlio Leone, in ultimo, non erano particolarmente amati né dal pubblico, né dai colleghi.

“Spocchiosi, superficiali, esibizionisti”. Così erano visti ed etichettati sul web. Sempre pronti a spiattellare in faccia al pubblico, social e non solo, la loro fortuna e i loro privilegi, dalle vacanze extra lusso, ai vestiti griffati, agli eventi mondani riservati allo showbiz stellato, come gli Oscar, Venezia o Cannes. Fedez abbracciato a Gigi Hadid, Chiara con Kim Kardashian o Heidi Klum, tutto in loro sembrava eccessivamente artificioso, costruito, posato. Figli e simboli perfetti della loro generazione, vivevano col telefonino appendice imprescindibile del proprio corpo. E la gente sembrava non poterne più dei loro selfie, delle loro effusioni social, del figlio sovraesposto a livello mediatico.

C’era anche stato un episodio in particolare, a ottobre 2018, che li aveva gettati nel fango. Il compleanno di Fedez, organizzato a sorpresa da Chiara dentro un supermercato, con lancio di ortaggi e frutta. Uno spreco spettacolarizzato. E a nulla erano valse le loro scuse, la spiegazione che avevano pagato di tasca loro tutto quello che avevano “usato”. Il dado, o meglio, l’antipatia social, era stata tratta e definitiva.

Poi è arrivata la quarantena da Coronavirus. La tragedia impensata fino a poche settimane prima, la paura, i malati, i morti. E proprio i Ferragnez, come quegli amici che nel momento del bisogno rivelano il loro valore e in un attimo balzano da serie z a serie a, hanno dimostrato di non essere solo apparenza patinata e post su Instagram. Testimoniando, coi fatti, e coi soldi (loro), scendendo in campo, creando raccolte fondi, sensibilizzando, smuovendo, che oltre i selfie c’era e c’è molto di più.

Sono stati sostanza, non solo parole, Chiara e Fedez. Accanto a tanti vip apparentemente più impegnati, che pontificavano #restateacasa dalle loro mega villone con piscina, loro hanno trascorso la quarantena nella maniera più sensata e proficua.

Prima la raccolta fondi per il San Raffaele di Milano ( hanno donato di tasca loro centomila euro e promosso una raccolta fondi per ampliare la terapia dell’ospedale), poi i bellissimi concerti dal balcone, in diretta Instagram con tanti cantanti famosi. Fedez si è anche scoperto smascheratore dei disonesti, prima con la magagna del Codacons, poi con la battaglia contro il “revenge porn”, denunciando alla Polizia Postale a inizio aprile diversi uomini che ricattavano ragazzine minacciando di rendere pubbliche sui social immagini hot private. In ultimo, appena si è potuto uscire di casa, hanno partecipato a “Milano aiuta”, iniziativa del Comune meneghino per raccogliere e distribuire viveri a chi è in grave difficoltà economica.

Benefattori, esempi di rettitudine e impegno, paladini della giustizia. Non manca davvero più nulla a questa coppia in passato tanto vituperata. Anche le scenette postate su Instagram ultimamente, dai loro balletti di Tik Tok ai siparietti con Leone, strappano sorrisi e consensi, non più critiche o insulti. Non ci facessero lo scherzo di entrare in crisi proprio adesso, perché sarebbe davvero uno tiro beffardo del destino.

DiLei.it

Torna in alto