TOH, SI RIVEDE IL COSTANZO SHOW!

maurizio-costanzo-show-maria-de-filippi_980x571(di Mariano Sabatini, search Tiscali) C’è chi sostiene che non bisogna mai tornare nei luoghi dove si è stati felici. Un motto che Maurizio Costanzo sembra non conoscere o che non gli interessa ossequiare. Peccato.

Da ieri sera, infatti, è tornato in onda con il Maurizio Costanzo Show su Rete4: la rete, all’epoca di proprietà di Mondadori, dove il giornalista cominciò nei primi anni Ottanta. Dopo lo scandalo della P2 e l’allontanamento dalla Rai.

Nonostante le molte responsabilità del format, confesso di aver molto amato il Maurizio Costanzo Show, tanto che all’inizio degli anni Novanta mi mettevo in fila tra il pubblico per assistere anche a due registrazioni dello storico talk show, al teatro Parioli. Ho avuto modo perciò di studiare da vicino l’ars conversandi del popolare anchorman, che procedeva come un treno nella sua diretta differita, tra interviste e intermezzi comici. È stata quella la stagione migliore del programma, che con il fondamentale apporto del coutore Alberto Silvestri (conduttore ombra, in quinta) metteva in scena ogni sera un variegato romanzo popolare. Con protagonisti, comprimari, caratteristi, comparse.

È vero che molta dell’attitudine rissaiola – ricorderete gli infuocati “uno contro tutti” con Vittorio Sgarbi, Carmelo Bene, Alba Parietti, Umberto Bossi – e del dolorismo sui quali si sostiene la tv di oggi sono nati sulle tavole di quel palcoscenico. Il Maurizio Costanzo Show è stato comunque un polo di attrazione dei costumi nazionali, in grado di intercettare per molto tempo i gusti dei telespettatori. E si è protratto fino al 2009, quando per inarrestabile emorragia di ascolti Mediaset decise di interrompere la striscia notturna.

Tra repliche, rievocazioni, “meglio di”… il talk show in questione è diventato però una sorta di zombie televisivo: un programma eternamente redivivo o tenuto in vita attraverso una robusta terapia intensiva che ha portato alla attuale riedizione in quattro nuovi appuntamenti. Per cominciare.

Niente a che vedere, in ogni caso, con il modello originale. Oggi Costanzo appare rallentato, agganciato alla cartelletta degli appunti, poco incline a far nascere situazioni come faceva agli esordi, più disposto a farsi prendere la mano dagli ospiti che spesso gli danno sulla voce. Non c’è quasi più traccia del vecchio domatore di varia umanità; con Maria De Filippi al fianco, che amorevolmente gli riporta le parole che gli sfuggono. Perché il giornalista ha con tutta evidenza qualche problema di udito che non gli consente di afferrare le battute degli ospiti e di cavalcarle al meglio.

Spostato dal Parioli agli studi De Paolis di Roma, il set della “riprima” puntata del Maurizio Costanzo Show, come l’ha definita l’aficionado Enzo Iacchetti, sembra più che altro un antro del rimpianto e della nostalgia. Si parla della famiglia con il signor Ferilli, sordo come una campana e tradotto in simultanea dalla figlia, con la Zapparoli che ricorda il marito Funari, con le vedove di Corrado e Manfredi, con la Venier che ha la mamma molto malata. E ben presto la triste ala della malinconia che tutto avvolge ci riporta al convincimento di cui sopra.

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