LUNEDI’ CINEMA: RASPUTIN

rasputin(Tiziano Rapanà) Si tratta di uno sperimentalismo angelico (per la felicità delle intuizioni) realizzato da Louis Nero. Il film è un mix di giallo e fantastico, cure adornato da una coloritura mistica, incentrato sulla misteriosa figura di Rasputin. Finalmente questo Nero mi ha convinto dopo tanti esperimenti poco interessanti… e già ripenso al principio dell’irritazione ormai sopita de “La Rabbia” che trovai in una bancarella di una festa patronale di qualche anno fa: non sopportavo la superbia della messinscena adulterata da una recitazione eccessivamente insostenibile, intellettualmente patrocinata dal divino Franco Nero (anche qui presente come narratore del racconto), e non resistevo alla magniloquente supponenza profetica legata a una qualche verità rivelata. E’ stato piacevole riscoprire il micromondo creativo dell’autore che s’impone, con personalità, nella prateria banale italica: con quanto giubilo ho apprezzato questa nuova estetica che s’ispira alla videoarte e al videogioco (soprattutto nella costituzione grafica dell’avventura interattiva); con quanta speranza ho gustato questa pregevolezza così aliunde ad un mercato e ad un pensiero dell’intelletto creativo (così poco creativo). In soldoni: è una piccola sorpresa di gran valore da rivedere (per capire i dettagli) e da studiare (per decifrare la novità del linguaggio).

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