Eliminata la coppia formata dall’attrice Anna Galiena e dal ballerino professionista Simone Di Pasquale
IL MEGLIO
Martina Stella
Dopo il ballo tutto rotto di settimana scorsa, l’attrice toscana abbandona il tutore e dà vita a una performance che è una via di mezzo tra La La Land e Cabaret. La giuria è entusiasta, tra chi la definisce «di un altro livello» e chi la trova «arrapante». Di certo c’è che il talent di Rai1 è l’occasione del rilancio per la giovane, che la sta sfruttando appieno.
Oney Tapia
Se settimana scorsa aveva avuto il merito di far piangere Selvaggia Lucarelli – «e dire che ci ho messo una vita a farmi una reputazione da str***a – stavolta l’atleta paralimpico commuove Milly Carlucci. Oltre a raggiungere, già alla terza puntata, l’en plein della giuria. Cinquanta punti per il suo lento, ma anche l’annuncio di andare a far visita a un istituto di non vedenti per spiegargli come affrontare al meglio la vita.
IL COSÌ COSÌ
Martin Castrogiovanni
Dopo aver divertito nelle scorse settimane, il rugbista italiano prova a fare il serio (e il sexy) con un tango. Il risultato è comunque gradevole, anche se sembra più a suo agio quando si cimenta in passi tipo quello della foca di fine esibizione. «È un cucciolone» dice Bebe Vio a bordo pista. E forse è per questo che il suo tango convince solo a metà.
IL PEGGIO
Fausto Leali
Vestito come l’ultimo dei Corleone, con doppiopetto gessato e cappello d’ordinanza, il cantante di Ti lascerò scende in pista con la maestra Ornella Boccafoschi. Lui s’impegna molto, tenta persino una presa, ma i risultati sono davvero scarsi. E i voti della giuria, a ragione, bassissimi (sia Mariotto che Lucarelli gli danno tre). Lo salva il pubblico. Incredibilmente.
Xenia
Dopo due prove davvero buone, la modella Xenia (il cognome è impronunciabile, tanto che non lo pronuncia appunto mai nessuno) cade sul jive. Se ne rende perfettamente conto anche Raimondo Todaro, il suo maestro, che a fine esibizione mette le mani avanti e ammette gli errori. I giurati confermano l’impressione negativa. E anche noi.
La Stampa