Sanremo 2023, Amadeus dopo le polemiche: “Se mi mandano via vado ma i numeri sono con noi”

Il Festival degli ascolti record, della condivisione e della libertà entra nella storia. Non sono mancate però polemiche e tensioni che hanno coinvolto anche i vertici Rai con Salvini che chiede una riflessione. L’Ad Fuortes sottolinea i “risultati eccellenti” del festival e la capacità di mettere in scena “l’universo giovanile”. Amadeus in chiusura legge una lettera con i titoli delle canzoni

Finale fenomenale per il Festival di Sanremo vinto da Marco Mengoni: ascolti da record e una città, quella dei fiori, che è tornata a vivere appieno il clima festivaliero ma si è anche ritrovata blindata: controlli su controlli e code infinite. 

Sul palco è stato il Festival della libertà. Basti pensare al bacio tra Rosa Chemical e Fedez. “Non è nostra volontà turbare il pubblico a casa -dice Amadeus- le cose non vengono preventivate. Rientra nella totale libertà degli artisti e fa parte di una diretta: ci si affida al buon senso di tutti”. Stefano Coletta invece ci ironizza: “Dico solo che ho amato molto di più quello tra Anna e Gianni Morandi”.
Diverse le polemiche politiche dopo le esibizioni di alcuni artisti che hanno accompagnato il Festival e che continuano a tenere banco con Salvini che interviene: “Andrà fatta una riflessione sulla gestione Rai”.

EDIZIONE RECORD

Oltre ai record di ascolti (davanti alla tv 12,2 milioni di telespettatori con uno share del 66% e la media più alta dal 1997) va registrato anche il record pubblicitario che ha superato l’obiettivo dei 50 milioni di euro. Il direttore Intrattenimento di prime time Stefano Coletta, dopo avere declinato i trionfi dell’Auditel, ringrazia tutti coloro che hanno contribuito a questo trionfo, a partire da Amadeus e Gianni Morandi che ha definito “un dono”. Amadeus si dice l’uomo più felice del mondo “come un bambino in un parco di divertimenti. Sapevo che stavamo facendo qualcosa in cui credevamo fortemente e per il quale abbiamo lavorato mesi. Quando mi dicono che sono un visionario è un grande complimento. Poi ho avuto il mio Supereroe che è Fiorello”. Gianni Morandi racconta l’orgoglio di essere parte di questa grande squadra e di esserci stato: ti porterò con me per tutta la vita”. Ora parte la vita di queste canzoni che sono partite forti.

COLETTA: “DI NEGATIVO RESTANO GLI ATTACCHI PERSONALI”

E’ anche il momento dei bilanci personali e umani. Amadeus tra i ricordi più belli mette l’incontro col Presidente Sergio Mattarella e il monologo di Roberto Benigni; poi le canzoni e una città invasa dalla gente per condividere questo Festival: “Dare emozioni alle persone e renderle partecipi sconfigge ogni polemica”. Il pensiero si sposta già al 2024 al quale Amadeus presto inizierà a ragionare. Restando in tema di consuntivi Stefano Coletta dice: “Me ne torno a casa con un interrogativo più grande dell’anno scorso: l’Italia si è fermata davanti a queste cinque giornate, ma perché? Per il lavoro di qualità, per la musica, per la partecipazione delle istituzioni? Si è fermata perché ha partecipato al dolore dell’Iran? Perché ha vinto Mengoni? Perché Morandi, Ranieri e Al Bano hanno tracciato la nostra memoria? Non lo sappiamo, ma è accaduto. Di negativo rimangono le amarezze sugli attacchi personali ricevuti. Trovo incivile che i dirigenti del servizio pubblico siano attaccati sul fronte privato”.

IRONIA DI MORANDI: “MI PORTO A CASA LA SCOPA”

Anche per Gianni Morandi, che per tutta la conferenza è stato visibilmente emozionato, è il momento dei ricordi: “Mi porto tanti momenti straordinari e in testa ci metto l’incontro con Sergio Mattarella, l’emozione nel cantare l’inno e poi mi porto a casa la scopa”. E ovviamente non ci si può salutare senza l’ultima polemica che riguarda l’ora tarda in cui è stato letto il messaggio di Zelensky: “E’ stato concordato, andava abbinato all’esibizione della band Antytila”. Il saluto è una promessa e la fa Amadeus, quella di riportare la sala stampa nella sua sede naturale, il roof del Teatro Ariston dopo l’esilio al Casinò.

AMADEUS: “SE MI MANDANO VIA ME NE VADO. MA I RISULTATI DANNO FORZA” 

“Se mi mandano via me ne vado. Se chiunque dovesse dirmi che il mio mandato finisce qua, ne prenderei atto conservando 4 anni bellissimi per tutta la mia vita, con il piacere di aver fatto quello che desideravo fare. Nella vita, al di là dei festival, dipende tutto da un risultato: se si ottengono questi risultati hai una forza, se avessi fatto il 15-20% in meno sarei un allenatore esonerabile. Qualsiasi allenatore è forte finché la squadra vince, se la squadra perde anche i più grandi sono a rischio esonero. Ecco perché devo portare quello che sento, bisogna sbagliare con le proprie idee” ha detto Amadeus in sala stampa senza tirarsi indietro di fronte alle polemiche che in questi giorni hanno coinvolto i vertici Rai. 

LETTERA A SANREMO GIOCANDO CON LE CANZONI

Una lettera al festival, giocando con i titoli delle canzoni: è il modo che Amadeus ha scelto per congedarsi dall’edizione 2023. “Hai accolto per la prima volta il nostro amato presidente della Repubblica – scrive il direttore artistico – e ci hai messo di fronte alla Costituzione Italiana, portandoci a riflettere; la tua musica ha si fatto cantare, ma ha anche parlato alle nostre vite, Questo palcoscenico ha visto rose spezzare rifiorire, cantanti e ospiti scendere le scale… entrare, ma mai uscire di scena. Hai ricordato, reso omaggio e dato un’opportunità in una società che purtroppo delude, dimentica ed esclude. Con i tuoi SUPEREROI hai sconfitto ancora una volta il MOSTRO dei cattivi ascolti, facendoci fare l’ALBA con UN BEL VIAGGIO nel MADE IN ITALY e oltrepassare DUEMILAMINUTI di FURORE. Nonostante il MARE DI GUAI in cui versa il mondo con la POLVERE e la CENERE di guerre e Diritti Umani negati che dividono in DUE e portano a dare L’ADDIO a troppe vittime innocenti… NON MI VA di pensare che IL BENE NEL MALE, quando TI MANCA IL FIATO, siano PAROLE DETTE MALE che STUPIDO fanno sentire. SE POI DOMANI farai SPLASH, riemergi sempre e SALI sopra tutte le difficoltà, perché a passo di TANGO, smetterai di inseguire le CAUSE PERSE”. “E poi – continua Amadeus – che dirti…? Grazie a tutti i protagonisti che ti hanno dato vita, rendendoti unico; nessuno è stato EGOISTA. lo mi sono fatto in “quattro”, ma posso affermare con orgoglio che sei più che mai VIVO. Non a caso la LETTERA 22 dell’alfabeto internazionale è la “V° di Vittoria… quindi caro Festival LASCIAMI dire con un TERZO CUORE in gola, che DUE VITE non bastano a me, per ringraziarti Sanremo 2023!”. 

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