Lo chef Mario Batali, socio di Joe Bastianich, accusato di molestie sessuali da 4 donne: “Chiedo scusa a chi ho ferito”

Il celebre cuoco americano allontanato dalla “Batali&Bastianich Hospitality Group”

Lo chef Mario Batali accusato di molestie sessuali da quattro donne. In un intervento pubblicato su ‘Eater New York‘ le donne parlano di comportamento “inappropriato” in uno schema protrattosi “per almeno due decenni”, scrive Hollywood Reporter. Batali è uno chef molto noto negli Stati Uniti, conduce un programma su Abc dal titolo ‘The Chew’, ed è autore di diversi libri e proprietario di ristoranti. In particolare acquisì notorietà quando aprì a New York il locale italiano ‘Babbo Ristorante e Enoteca”. Insieme con Joe Bastianich, Batali È proprietario di B&B Hospitality Group, che gestisce oltre 20 ristoranti nel mondo. Dopo la diffusione della notizia, la compagnia ha annunciato che lo chef verrà allontanato dalla gestione. Lo chef si è scusato con le persone che “ho maltrattato e ferito. Anche se le identità di molti di questi individui menzionati in queste storie non mi sono state rivelate, gran parte dei comportamenti descritti corrisponde ai modi in cui ho agito. Quel comportamento è sbagliato e non ci sono scuse. Mi prendo la piena responsabilità e sono profondamente dispiaciuto per ogni dolore, umiliazione o disagio causato ai miei pari, ai dipendenti, ai clienti, agli amici e alla famiglia”. Babbo, il ristorante di Batali al 110 Waverly Place a New York. Sulla scia dello scandalo che travolse il produttore cinematografico Weinstein, Batali disse in un video che “serve un posto di lavoro senza paura, che alimenta sentimenti eccellenti per la collaborazione e la creatività”. Secondo lui, “se si vuole essere circondati da persone di talento, serve creare un ambiente che protegga l’eccellenza”. Non è la prima volta che il nome di Batali viene associato a storie di molestie sessuali. Lo scorso maggio è stato denunciato dall’ex pasticcere del ristorante newyorchese Babbo per via del suo orientamento sessuale: Franco Nava è un omosessuale e nella causa sostiene che i colleghi lo chiamassero “frocio”; secondo lui Batali avrebbe dovuto fare qualcosa per fermarli; Nava fu poi licenziato perché, sostiene lui, accusato di avere rubato una cotoletta di maiale che un altro dipendente gli aveva detto che poteva cucinare. Nel 2011 un cameriere dello stesso ristorante, Eugene Gibbons, fece denuncia sostenendo che i dipendenti gli toccavano costantemente il sedere e i genitali mentre Batali e il co-proprietario Joe Bastianich non avevano fatto nulla per fermarli. E la cameriera Stephanie Capsolas ha capitanato un’altra causa sostenendo che uno chef – non batali – facesse ripetutamente commenti e gesti luridi. Nel libro del 2006 “Heat” – con cui l’autore Bill Buford offre uno sguardo dietro le quinte di babbo – Batali viene citato mentre risponde alle lamentele di una chef, stanca di essere oggetto di molestie e di sentire discorsi a sfondo sessuale in cucina. Lui le rispose: “Questa è New York. Abituati”. Lo scorso ottobre, in un articolo di Page Six sulla cucina interamente al femminile del ristorante del posto, Batali veniva citato dicendo: “Non è perché hanno una vagina. E’ perché sono le persone migliori per questo lavoro”.

 

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