Giampaolo Morelli racconta la nuova stagione de “L’ispettore Coliandro”

La prima puntata è stata girata nel 2003, 15 anni fa. Da allora sono stati realizzati in tutto 26 film tv da 100 minuti. L’Ispettore Coliandro somiglia a Giampaolo Morelli? “Io mi dico sempre: speriamo di no, soprattutto quando si rivela una frana con le donne, anche se certe volte guardandolo meglio… ma sì dai, per alcuni aspetti, finisce per cacciarsi in situazioni surreali. E piace al pubblico proprio per questo: in tanti mi scrivono su Instagram, perché si riconoscono in lui, mi ringraziano, si sentono meno soli, del genere ‘allora queste cose non capitano solo a me”, risponde l’attore all’ANSA.

Morelli torna nei panni del poliziotto più pasticcione, testardo, opportunista, generoso, inconsapevolmente comico e ostinatamente incorruttibile tra tutti gli eroi televisivi. Quattro nuove avventure, nate dalla penna noir, ironica e graffiante di Carlo Lucarelli, saranno protagoniste della prima serata di Rai2 in prima visione da mercoledì 14 novembre. Con la regia fuori dagli schemi e ritmata dei Manetti Bros. Una produzione Tommaso Dazzi per Velafilm (produttore Associato Maurizio Tini).

Morelli, che di Coliandro è il volto e l’anima dal lontano 2006, è anche l’attore feticcio di Marco e Antonio Manetti che lo hanno voluto in ‘Ammore e malavita’ già applaudito alla Mostra del Cinema di Venezia (era Ciro, un criminale con una malinconia di fondo) e ancora prima nella commedia neomelodica ‘Song’e Napule’ (2013). “Con i fratelli Manetti ci capiamo al volo sul set”, dice l’attore partenopeo, che in questi giorni gira a Torino de “Gli uomini d’oro” con Fabio De Luigi e Edoardo Leo, protagonisti del film di Vincenzo Alfieri. “Coliandro – come dicono i Manetti Bros – ha qualcosa di magico. Proprio nell’idea del personaggio ideato da Carlo Lucarelli c’è qualcosa di immortale che non stanca mai”. Alla settima stagione Lucarelli, lo scrittore che ha inventato e sceneggiato il personaggio, assicura che sarà un Coliandro sempre più Coliandro. appariranno nelle nuove puntate anche Francesco Pannofino, Guè Pequeno, Gianmarco Tognazzi, Iva Zanicchi, Serena Rossi, Paolo Calabresi e Claudia Gerini.

Per Morelli, che da sempre lo interpreta nonostante passino gli anni, “Coliandro diventa sempre più rocambolesco, ma io sto invecchiando, all’inizio avevo 28 anni, adesso ne ho 43”. Ci saranno scene action “e – sottolinea – faccio un po’ di fatica, anche perché a Coliandro un po’ di pancetta è venuta, visto che mangia quasi solo pizza surgelata e birra, quasi sempre da solo sul divano”. In questa nuova stagione si trova in situazioni sempre più incredibili e paradossali, per esempio a collaborare con un affiliato della mafia giapponese: c’è sempre di mezzo una donna, questa volta una giovane dottoranda giapponese in storia dell’arte, testimone involontaria di una spietata esecuzione. La giovane casualmente si imbatte in Coliandro, che decide di proteggerla e – come al solito – ha anche la necessità di nasconderla a casa sua con il fratello di lei. O dentro una “caccia al nero” che si trasforma in una “caccia a Coliandro”.

In questi quattro nuovi film ci sono tanti attori che recitano in ruoli da guest star che hanno già lavorato con l’attore: “Si – risponde Morelli – ormai Coliandro è un cult, e poi diciamolo, anche lavorare con i Manetti è musica. Per quanto riguarda Coliandro, insieme a Lucarelli hanno avuto l’intuizione di creare per ogni puntata un genere diverso, una volta un giallo, un’altra un thriller, una è un noir, e così via, lo spettatore non lo sa, e ogni volta ne rimane spiazzato. Un genere che ricorda i film anni Usa anni ’90 con cui siamo cresciuti tipo Arma Letale, che non a caso Coliandro cita spesso, non facciamo gli snob noi”. Come i telespettatori sanno, il poliziotto più simpatico della tv è in servizio alla questura di Bologna. Ha un carattere poco incline alla indagine investigativa, ma riesce sempre ad assicurare gli assassini alla giustizia. Morelli aggiunge: “Nelle storie di cui è protagonista ci si infila un po’ per forza e un po’ per sbaglio. Non farebbe mai il disonesto, ci crede veramente. E non tratterebbe mai male una donna. Ogni volta si chiede: sarà questa la volta che mi innamoro? Poi succede qualcosa di inaspettato, insomma è sfigato: non è mai quella giusta”. Morelli tornerà al cinema a inizio 2019 in Bugiardi, con la regia di Volfango de Biasi, atteso in sala a gennaio. Una commedia noir, remake riadattato molto liberamente del campione d’ascolti francese Alibi.com, incentrata su un’agenzia fornitrice di alibi che tre amici hanno deciso di aprire per guadagnarsi da vivere. Il personaggio di Morelli si innamora di una ragazza (Alessandra Mastronardi) e scopre che il padre di costei (Massimo Ghini) è uno dei suoi clienti.

Nicoletta Tamberlich, ANSA

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