I Radiohead gabbano gli hacker: in beneficenza le 18 ore di registrazioni inedite rubate

La musica trafugata dall’archvio minidisc di Thom Yorke e che risale alla fine degli anni Novanta pubblicata su Bandcamp. Il ricavato andrà al nuovo movimento ambientalista Extinction Rebellion

“Hail to the thief”, “salve al ladro”, cantavano a inizio millennio i Radiohead contro l’ex presidente americano George W. Bush. Ora i ladri però sono entrati a casa della band del cantante inglese Thom Yorke, anzi, nel suo database. Perché qualcuno – non si è ancora capito chi – è riuscito a trafugare diciotto ore di materiale inedito dei Radiohead, roba da far impazzire i fan e gli appassionati di musica. I ladri però non hanno pubblicato alcunché in Internet ma “soltanto” chiesto un riscatto alla band: 150mila sterline per riavere indietro la loro musica inedita, segreta.Ma I Radiohead non hanno assecondato i delinquenti. Anzi, hanno deciso di anticiparli, o meglio gabbarli, pubblicando online la musica trafugata la settimana scorsa dall’archvio minidisc di Thom Yorke e che risale alla fine degli anni Novanta, coincidente con la pubblicazione dell’album capolavoro della band “Ok Computer“. Roba che i Radiohead “non avrebbero mai pubblicato” ha rivelato il chitarrista Jonny Greenwood e che, secondo lui, “è soltanto vagamente interessante”.Dunque le 18 ore integrali di musica inedita sono state rilasciate dalla band su Bandcamp, una piattaforma per condividere canzoni online. E visto che sono 18 ore di materiale, ascoltare tutto in streaming nei prossimi 18 giorni costerà 18 dollari, hanno deciso i Radiohead.Il ricavato andrà al nuovo movimento ambientalista Extinction Rebellion, che negli ultimi mesi si è fatto notare nel Regno Unito per le sue azioni radicali, come bloccare ponti, incollarsi alle vetrate della Camera dei Comuni, o, come successo qualche settimana fa, bloccare buona parte del centro di Londra. Thom Yorke ha da tempo espresso sostegno per le loro iniziative. I leader di Extinction Rebellion si sono detti onorati della decisione dei Radiohead. E tanti saluti al ladro, anzi ai ladri.

Antonello Guerrera, repubblica.it

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