Dj Ringo smonta così Fedez: “Non è più musica…”

Dopo Pippo Baudo anche Dj Ringo bacchetta Fedez. Il conduttore radiofonico, direttore creativo di Virgin Radio, ha criticato la propaganda del rapper al concerto del primo maggio. Da quel palco Fedez avrebbe dovuto cantare e invece, ha spiegato dj Ringo,”Fedez si presenta come fenomeno mediatico. Non è più musica. La cosa incredibile è che nessuno lo invita come rapper”.

Intervistato da MOW Magazine, il conduttore radiofonico è tornato a parlare del caso Fedez, soprattutto dei testi delle sue canzoni, quelli omofobi e contro Tiziano Ferro: “Perché ha chiesto scusa anni dopo aver scritto quei testi? Solo perché è venuto fuori tutto questo casino? Le scuse doveva farle tempo fa, le offese a Tiziano Ferro erano pesanti”. Le scuse sono arrivate invece anni dopo, nel momento in cui il rapper ha scelto di diventare il paladino del ddl Zan.

Secondo dj Ringo, però, Fedez starebbe usando tematiche di rilievo per ottenere consensi e cavalcare l’onda della popolarità social: “Sta sfruttando questi momenti per avere clic. La risposta la sa solo Fedez ma è chiaro che da fuori può sembrare che lui, a volte, usi queste faccende importanti per cavalcare l’onda. E avere più like e più Nike. Ma questo vale anche per me, è un sistema in cui siamo tutti coinvolti”.
Il conduttore radiofonico non ha dubbi. Dietro al rapper ci sarebbe la moglie, l’influencer Chiara Ferragni: “Io penso che dietro ci sia la moglie, non si offenda, non sto dicendo nulla di male. Lei gli avrà chiesto di cambiare registro, sono sposati, hanno una famiglia. Il Ringo buono, la mia parte angelica, pensa che sia cresciuto e abbia ascoltato i consigli della moglie”. Ringo, che da anni vive e lavora di musica, vede Fedez sempre più lontano dall’ambiente musicale e vicino più che mai all’impegno politico: “Per me lui si sta preparando la carriera per entrare in politica. Diventerà un politico, dopo Zingaretti-Letta il prossimo leader sarà Fedez”. Ma sul suo possibile voto il deejay è categorico: “No, io ho altre idee. Una cosa che non capisco, però, è che in Italia quando dici di non essere di sinistra automaticamente sei un nazista. È terribile”.

Novella Toloni, ilgiornale.it

Torna in alto