Alessandro Cattelan sbarca su Netflix (rispondendo a «Una semplice domanda»)

Dopo l’addio a Sky e il possibile approdo su Raiuno in autunno, Alessandro Cattelan sbarca su Netflix con un docu-show, «Alessandro Cattelan: Una semplice domanda», che vedrà la luce entro la fine del 2021

Da quando ha deciso di lasciare X Factor e Sky per dedicarsi a nuove sfide professionali, su Alessandro Cattelan è stato scritto di tutto: andrà in Rai? Sbarcherà su Netflix? Si trasferirà negli Stati Uniti e battibeccherà con Jimmy Fallon per ottenere la conduzione del Tonight Show? Alla fine le voci hanno trovato conferma: insieme all’approdo su Raiuno, dove dovrebbe condurre un programma intitolato Da grande il prossimo autunno, per Cattelan si spalancano anche le porte di Netflix, che ha accettato di distribuire a livello internazionale Alessandro Cattelan: Una semplice domanda, un docu-show in 8 episodi prodotto da Fremantle, la stessa casa di produzione di X Factor, che vede Alessandro nel doppio ruolo di protagonista e di autore.

Le riprese sono attualmente in corso e il debutto è previsto entro la fine del 2021, ma in cosa consiste il format? Secondo quanto anticipato dalla stessa Netflix, lo show parte da una riflessione di Alessandro Cattelan in risposta a una domanda di sua figlia Nina: «Come si fa a essere felici?». «Sai, essere felici… ero convinto di sapere qualcosa sulla felicità. Ho una bella famiglia, sono in salute, ho un bel lavoro, dovrei sapere cosa sia la felicità. E allora perché mi ha messo in crisi quella che in fin dei conti è solo Una Semplice Domanda?». Il docu-show parte da questa domanda e da una riflessione che porterà Cattelan a individuare il percorso migliore per ottenere la formula perfetta per la felicità (sempre ammesso che esista davvero, lo scopriremo insieme a lui).

Per realizzare il suo scopo Cattelan viaggerà, in Italia e all’estero, intervistando e condividendo esperienze uniche con personaggi in grado di aiutarlo in questa missione, affrontando un tema diverso per ogni puntata. Interviste, esperienze e riflessioni tenute insieme da un linguaggio visivo che spazia nei generi, dal documentario al filmico passando per il real, attraverso uno stile che promette di essere unico e innovativo. Già grazie all’esperienza di EPCC, sempre su Sky, Cattelan, d’altronde, ha dimostrato di essere a suo agio in diversi formati e affrontando diversi linguaggi: quella di Netflix rappresenta per lui una sfida adrenalinica entusiasmante, e noi siamo già curiosissimi del risultato.

vanityfair.it

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